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Tiberian Sun

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Soluzioni videogames
 · 27 Dec 2017

L'ultima arrivato della famosa serie della Westwood, Command & Conquer: Tiberian Sun, vede ancora la Global Defense Initiative e la Brotherhood of Nod battersi duramente per possedere il prezioso quanto letale Tiberium. GMC corre in aiuto di tutti i lettori che non riescono a vincere la loro guerra.

Se pensavamo di esserci liberati definitivamente di Kane, non siamo i soli a esserci sbagliati. Il ritorno del profeta della Brotherhood of Nod infatti giunge inaspettato anche per il capoccia della Global Defense Initiative, impersonato dal famoso James Earl Jones. Per poter svelare le trame e i piani di dominio del redivivo Kane e, di contro, i tentativi della GDI di fermarlo, dovremo combattere per numerose e dure missioni, con nuove armi e anche, ovviamente, nuovi nemici. La strategia del gioco non è comunque sostanzialmente cambiata rispetto al famoso Command & Conquer: Red Alert e, a parte le missioni di spionaggio o che non comportino la costruzione di una base, tutte le nostre offensive saranno basate su assalti di massa. Quindi, il metodo più sicuro di vincere una missione consiste nella costruzione di un buon numero di mezzi della fascia superiore per poi scatenarli contro il nostro nemico come un'inarrestabile onda di acciaio.

Esistono altre caratteristiche comuni a tutte le missioni che richiedano la costruzione di una base. Innanzitutto le basi e le forze nemiche possono contare su un notevole vantaggio iniziale, che non tarderanno a sfruttare appena la nostra presenza sarà notata. Aspettiamoci quindi un attacco o una serie di attacchi piuttosto pericolosi all'inizio della missione. Dopo questa prima fase, se sopravviveremo, potremo goderci un meritato periodo di riposo da dedicare alla costruzione di edifici, truppe e mezzi, cosa che ci permetterà di affrontare senza eccessive difficoltà l'attacco successivo. Per questo, il luogo dove installeremo la nostra base diventa particolarmente importante; se infatti, le risorse a nostra disposizione saranno limitate o troppo lontane, impiegheremo troppo tempo per ricostruire i mezzi, le truppe e gli edifici distrutti, mentre se, per esempio, dovesse essere troppo vicino alla base avversaria o comunque troppo visibile, le offensive si moltiplicheranno, rendendo molto difficile la nostra vittoria. L'ideale quindi, è di poter posizionare la base in modo da avere a disposizione una buona scorta di Tiberium e di non di non essere immediatamente individuati dal nostro nemico.

Per nostra fortuna la base nemica non sfrutta pienamente le proprie potenzialità, producendo quindi pochi mezzi della fascia superiore e non ricostruendo quasi mai gli edifici o le difese che distruggeremo. Inoltre, ogni base nemica ha un suo punto debole che ci permetterà, se dedicheremo tempo e risorse a questa ricerca, di risolvere in un tempo decisamente più ridotto la missione. È poi sempre conveniente avere più di un mezzo che raccolga il Tiberium (harvester) o ancora meglio, due o più impianti per la raffinazione. In questo modo potremo costruire più mezzi e truppe di miglior qualità, velocizzeremo la produzione e, cosa fondamentale, potremo sbizzarrirci nella costruzione di tutto quanto il gioco ci mette a disposizione.

Notiamo poi che ogni mezzo o truppa ha un suo bersaglio naturale e un nemico contro cui è decisamente meno efficiente. In pratica le truppe o i mezzi dotati di esplosivo non sono molto capaci contro la semplice fanteria, mentre funzionano perfettamente contro gli edifici o i mezzi. Viceversa le truppe o i mezzi con mitragliatrici falciano senza difficoltà la fanteria ma non riescono a distruggere rapidamente i mezzi o gli edifici. In ogni attacco, quindi, è bene che i due tipi di truppe siano presenti, possibilmente separati in due gruppi diversi. Lo stesso vale quando dovremo difenderci, visto che gli ingegneri nemici potrebbero superare uno sbarramento di Titan o di Tick Tank ma non di semplici fanti armati di mitragliatrice.

Infine, una novità presente in Tiberian Sun è data dalla presenza di missioni facoltative. Oltre a presentarci generalmente con problemi diversi rispetto alla normale costruzione di una base, il raggiungimento degli obiettivi semplifica parecchio le missioni obbligatorie, collegate a quelle facoltative.

GLI ARTIGLI DEL FALCO

A parte queste particolarità comuni alle due campagne, esistono precise differenze tra i mezzi e le tattiche delle due organizzazioni nemiche. Mentre la GDI fa un uso più semplice della forza, la Brotherhood of Nod è in grado di impiegare tattiche più raffinate, impiegando, per fare un esempio, non solo i muscoli ma anche il cervello.

Passando alle differenze pratiche, la GDI dispone inizialmente di più denaro e le mappe offrono una quantità maggiore di Tiberium facilmente raggiungibile. Anche nelle missioni dove non potremo costruire una base, potremo fare affidamento sull'arrivo costante di rinforzi per coprire le perdite, mentre negli stesi casi, la Brotherhood of Nod deve contare solo sulla capacità di non farsi scoprire o di scomparire sottoterra delle sue truppe e dei suoi mezzi. Per quanto riguarda le truppe, la GDI dispone, a parte la fanteria leggera standard, dei lanciatori di dischi (disc-thrower), una riedizione dei granatieri di Red Alert, truppe robuste e molto efficienti sia contro i mezzi che contro le fanteria, cosa abbastanza peculiare vista la dotazione di armamento esplosivo. Con il progredire delle missioni potremo anche disporre dei medici e della fanteria volante (Jump Jet Infantry). I primi sono prevedibilmente in grado di curare qualsiasi essere vivente, compresi i cyborg nemici nel caso dovessimo impadronirci di una Hand of Nod, mentre i secondi sono fanteria leggera dotata di zaini jet e in grado di volare. Pur essendo vulnerabili nei confronti dei SAM e della fanteria lanciarazzi nemica, potranno essere ottimi scout e potranno attaccare senza perdite tutti quei mezzi indifesi contro tutte le unità volanti.

Il primo tipo di mezzo che potremo usare contro gli odiati seguaci di Nod, è il Wolverine, una sorta di piccolo mech, armato con una coppia di mitragliatrici Vulcan. Pur non essendo particolarmente robusti, sono molto veloci e sicuramente il miglior mezzo contro le truppe appiedate o anche contro i mezzi poco corazzati. Sarà quindi sempre conveniente, visto anche il basso costo, disporre di una buona scorta di Wolverine, sia a difesa della nostra base, giusto come precauzione contro gli odiosissimi ingegneri nemici, sia come complemento naturale dei Titan. Questi sono effettivamente dei mecha di grosse dimensioni, armati con un cannone. Robusti e di grande efficacia contro edifici e mezzi, i Titan saranno la spina dorsale delle nostre offensive anche quando potremo disporre di altri mezzi. Infatti, nel complesso, non essendo il costo elevato, potremo ammassarne una grande quantità in un tempo relativamente breve. Non va tralasciato il trasporto truppe anfibio (APC), in grado di spostare velocemente su terra o per mare la nostra fanteria e, ovviamente, gli ingegneri, ideali per quei simpatici colpi di mano contro le installazioni nemiche.

Tra i mezzi della fascia superiore troviamo innanzitutto il lanciamissili hovercraft (Hover Mobile Rocket Launching System, MRLS), in grado cioè di spostarsi su un cuscino d'aria e per cui capace di muoversi sulla terra e sull'acqua. Lo MLRS non è particolarmente corazzato, ma è veloce e in grado di attaccare anche i bersagli aerei. Potremo quindi usarlo in difesa della nostra base, al posto dei SAM, o per proteggere le nostre formazioni d'attacco. Il sistema di sensori mobile (MSA) non è armato ne particolarmente difeso, ma è l'unica cosa che possa individuare i carri in grado di muoversi sottoterra o gli oggetti invisibili, mezzi o edifici, per cui ci sarà indispensabile prima per difenderci e poi per individuare le basi nemiche. Infine, citiamo gli ultimi due mezzi di terra: il Disruptor e il gigantesco Mammoth II. Il primo è un carro pesante, discretamente difeso, dotato di una arma sonica in grado di distruggere qualsiasi cosa in breve tempo. Purtroppo è lento e costoso e la sua arma distrugge anche le nostre truppe e i nostri mezzi. Il Mammoth II invece è un colossale mecha a quattro zampe armato di un cannone laser e di missili, in grado anche di auto ripararsi, che però non può essere costruito in più di uno per volta.

Le unità aeree a nostra disposizione, oltre alla già citata fanteria, sono il caccia, il bombardiere e il trasporto della serie Cobra. Mentre il primo è un mezzo agile e veloce, dotato di missili, il secondo è una sorta di massiccio elicottero in grado di scaricare grosse quantità di esplosivo, ma in compenso è decisamente più lento e vulnerabile nei confronti dei SAM nemici. Rimane il terzo, il trasporto aereo, disarmato ma in grado di spostare rapidamente qualsiasi mezzo dovunque nella mappa, perfino il Mammoth II. I mezzi aerei difficilmente potranno risolvere una partita, essendo comunque tremendamente vulnerabili nei confronti dei missili antiaerei. Anche il costo non è da ignorare, per cui le offensive aeree serviranno a colpire quelle parti di basi difficilmente raggiungibili o per ammorbidirne le difese. Pur non essendo a tutti gli effetti un mezzo, rimane da citare l'ultimo tipo di attacco dall'alto e cioè il cannone a ioni (Ion Cannon). Arma molto potente, ma con una cadenza di tiro decisamente bassa, potrà rivelarsi davvero decisivo in alcune missioni, eliminando quelle installazioni altrimenti non raggiungibili in tempo utile.

IL VELENO DELLO SCORPIONE

Vediamo ora cosa offre la Brotherhood of Nod. Innanzitutto, la nostra truppa armata di esplosivo, la fanteria lanciarazzi, ha l'innegabile pregio di poter attaccare anche i bersagli aerei, quindi faremo bene a non trascurare mai la sua presenza. In compenso i nostri fanti armati di bazooka sono meno efficienti contro la fanteria rispetto ai loro parigrado della GDI. La fascia superiore della fanteria è rappresentata dai cyborg, ottimi per resistenza e potenza. Pur essendo di costo non indifferente e armati solo di mitragliatrici, i cyborg sono ideali contro le fanterie avversarie e contro i mezzi leggeri, essendo inoltre in grado di rigenerarsi, se posti in un campo di Tiberium, al contrario della normale fanteria che invece trova il materiale verde alquanto nocivo. L'ultima fascia delle truppe appiedate è data da un cyborg sperimentale, il commando (Cyborg Commando), disponibile in una sola unità per volta e solo dopo aver costruito il Tempio di Nod.

I primi veicoli a nostra disposizione sono la moto lanciamissili (Attack Cycle) e il dune buggy armato (Attack Buggy). Entrambi i mezzi sono veloci, anche se il primato va alla motocicletta, ,ma decisamente vulnerabili e ancora il primato è della due ruote. Le armi sono equamente divise tra le categorie esplosivo/mitragliatrici; infatti, la motocicletta può servire al meglio contro edifici, mezzi e oggetti volanti, mentre il buggy armato di mitragliatrici, potrà proteggere le nostre formazioni di carri eliminando, per esempio, gli insopportabili lanciatori di disco. Il carro armato (Tick Tank) della Brotherhood of Nod può sembrare a un primo sguardo decisamente più convenzionale del Titan, ma appena si scopre che può saldamente interrarsi nel terreno diventando all'occorrenza una postazione difensiva, ci dovremo ricredere. Veramente eccezionale sia in difesa sia in attacco, è l'artiglieria. Grossi cannoni semoventi, non possono vantare rapidità e corazzatura tra i loro pregi, ma basta l'impressionante potenza di fuoco a renderli mezzi quasi indispensabili in ogni missione. Infatti, malgrado il costo elevato e l'estrema vulnerabilità, pochi pezzi potranno difendere benissimo la nostra base mentre durante gli attacchi spianeranno la strada alle nostre orde di carri. Se la Global Defense Initiative può vantare il medico, la Brotherhood of Nod sfoggia il mezzo da riparazione, un piccolo carro in grado di riparare qualsiasi tipo di mezzo. Se vorremo disporre dei missili a Tiberium, ottimi anche per gli effetti tossici, dovremo poi avere a disposizione un mezzo in grado di raccogliere le vene di Tiberium, che peraltro sono pericolose per edifici e mezzi. Per fortuna la tecnologia di Kane ci viene in soccorso con il Weedeater, in grado di raccogliere questo materiale.

I mezzi della fascia superiore, accessibili grazie al centro tecnologico come quelli della GDI, rappresentano al meglio le caratteristiche dei seguaci di Kane. Infatti potremo costruire il trasporto corazzato sotterraneo (Subterranean APC), in grado di muoversi appunto sottoterra, purché il punto di partenza e arrivo siano in chiaro. Pur essendo poco corazzato, è la soluzione ideale per trasportare ingegneri e fanti nel cuore della base nemica per micidiali attacchi di sorpresa. La "lingua del diavolo", come viene chiamato questo mezzo (Devil's Tongue), è anch'esso in grado di muoversi sottoterra, ma è armato di un lanciafiamme, dalle capacità devastanti contro la fanteria, ma, in compenso, è molto poco corazzato. Infine potremo costruire il carro armato invisibile (Stealth Tank), che non è ovviamente individuabile fintanto che è in movimento, armato di missili, quindi capace di impegnare anche bersagli aerei.

Rimangono da citare gli aeroplani, se così possiamo chiamarli. Infatti, il primo, l'arpia (Harpy), è un sorta di elicottero senza eliche, uguale per capacità al caccia Orca della GDI. Il secondo, chiamato Banshee, è un caccia sperimentale, più simile a un disco volante, armato di cannoni al plasma, veloce e anche ben protetto. Pur non disponendo della potenza esplosiva del bombardiere Orca, è un mezzo estremamente versatile, in grado di attaccare con successo sia le installazioni sia i mezzi. Ricordiamoci però che i mezzi aerei, per entrambi i contendenti, necessitano per la loro costruzione della pista di atterraggio (lo Helipad).

LE MISSIONI DELLA GLOBAL DEFENSE INTIATIVE

MISSIONE 1 - REINFORCE THE PHOENIX BASE

La prima missione è giustamente semplice e richiede il raggiungimento di tre semplici obiettivi: la costruzione di una raffineria di Tiberium e delle Barracks, cioè l'edificio per costruire le truppe, e l'ovvia distruzione di tutte le truppe Nod presenti nella zona. Appena arrivati nella nostra base già esistente, costruiamo subito una raffineria, possibilmente vicino all'ingresso in modo da velocizzare il processo di raccolta. Non tralasciamo di distruggere le pattuglie Nod presenti nel campo. Iniziamo quindi a produrre un consistente quantitativo di fanteria leggera. La base nemica è situata oltre il ponte sulla destra dello schermo, per cui una volta che l'avremo raggiunta e distrutta avremo concluso la missione. Sarà bene solo ricordarsi che quando gli edifici esplodono anche le nostre truppe possono essere danneggiate.

MISSIONE 2 - SECURE THE REGION

Appena arrivati disporremo di un veicolo da costruzione mobile (MCV), il pezzo più importante del nostro equipaggiamento visto che ci permette di costruire tutto il resto. Iniziamo con una centrale di energia (Power Plant) e con la raffineria di Tiberium, mentre con le nostre truppe esploreremo la zona circostante. Approfittiamo dell'esplorazione per distruggere le prime postazioni SAM, non difese e vicine alla nostra base. Quando la raffineria di Tiberium è pronta, incominciamo a costruire truppe, mentre non appena ci sentiremo più sicuri potremo passare alla costruzione di un'altra centrale di energia e del nostro impianto bellico (War Factory), l'edificio in grado di costruire i veicoli. Per la difesa della base, potremo utilizzare i Wolverine oppure costruire le torri da difese (Component Tower) con l'aggiunta dei cannoncini Vulcan, da piazzare in cima a ogni torre. La base nemica e gli ultimi lanciatori SAM sono a sud-est rispetto alla nostra posizione, insieme alle truppe nemiche. La base è anche raggiungibile tramite un ponte distrutto, che potrà essere riparato dai nostri ingegneri, mandandoli nell'apposita casetta posta all'inizio del ponte. In ogni caso, anche questa missione non presenta particolari difficoltà, visto che una volta raggiunta la base nemica dovremo solo superarne le difese.

MISSIONE 3 - CAPTURE THE TRAIN STATION (FACOLTATIVA)

Arriviamo alla prima missione facoltativa, che non comporta la costruzione di una base, anche se potremo contare su dei rinforzi. Arriviamo sull'angolo sud-ovest della mappa e spostiamoci subito verso ovest . Eliminiamo le truppe nemiche che incontriamo e impossessiamoci della prima stazione Nod. Proseguiamo verso est e passiamo sotto un ponte fino a raggiungere un pendio. Saliamoci e dirigiamoci verso ovest , fino alla seconda stazione Nod. Dopo averla conquistata, torniamo indietro e prendiamo il ponte verso est per risalire a nord e prenderne un altro verso ovest . Eliminiamo la resistenza e pieghiamo ancora verso nord. Incontreremo un villaggio, dove sono stazionate truppe Nod. Facciamo piazza pulita e prendiamo il ponte verso nord-est. Dopo uno scontro proseguiamo verso nord-est fino a un pendio. Saliamolo e incontreremo delle rotaie. La stazione è qui, ma ritardiamo l'attacco. Prendiamo della fanteria e mandiamola esattamente sotto la base, oltre il fiume. Arriveranno due Titan che aiuteranno a distruggere la base senza perdite.

MISSIONE 3 - LOCATE AND SECURE THE CRASH SITE

Iniziamo a costruire la nostra base seguendo l'usuale metodo, prima cioè la centrale di energia, poi la raffineria e le Barracks, per proseguire con un'altra centrale e l'impianto bellico. Saranno comunque utili anche un paio di torri Vulcan, soprattutto nella zona nord, da dove arriveranno più spesso i nostri nemici. Prima di tutto dovremo distruggere una piccola base Nod, situata poco sopra la nostra posizione. Conduciamo l'attacco quindi con un buon numero di Titan, che possono distruggere i laser nemici senza entrare nel loro raggio d'azione, e dei Wolverine per la fanteria nemica. Distruggiamo tutto e spostiamo parte delle nostre forze verso sud dove troveremo il nostro primo obiettivo, difeso da dei Tick Tank. È bene portarci dietro degli ingegneri visto che se il relitto venisse distrutto dai nemici perderemmo la partita, e queste truppe, se mandate all'interno di una qualsiasi struttura, la riparano. La base principale, situata leggermente a nord rispetto al relitto, è ben difesa ma è comunque presente un ingresso secondario meno protetto, che potremo raggiungere passando sotto il ponte intatto. Infatti, da lì ci troveremo in una piccola vallata con una parete rocciosa sulla sinistra che può essere spianata, creando un pendio. Usandolo, arriveremo dietro i generatori d'energia nemici. Portiamo l'attacco finale, ricordandoci solo di risparmiare il centro tecnologico, da far catturare a un ingegnere.

MISSIONE 4 - DEFEND THE CRASH SITE

In questo schermo dovremo solamente impedire alla Brotherhood of Nod di spazzare via il relitto e resistere fino all'arrivo dei rinforzi, bloccati da una tempesta ionica. Sarà necessario preoccuparsi soprattutto del lato nord, senza comunque tralasciare gli altri. Infatti, a est la fanteria lanciarazzi nemica attaccherà il nostro Radar e le centrali di energia. Visto che distruggere queste truppe nemiche è molto difficile, vendiamo rapidamente almeno il Radar e continuiamo a creare fanteria leggera e lanciatori di dischi. Tentiamo poi di riparare le nostre torrette, sia sul lato nord che sul quello sud. Teniamo poi vicino al relitto degli ingegneri in modo da riparare il relitto in caso di emergenza. Creiamo infine una piccola formazione e mandiamola sulla collina a sinistra del relitto (guardando lo schermo), da dove sbucherà un trasporto nemico sotterraneo. Dopo circa dieci minuti la tempesta si calma e possono arrivare i rinforzi che vi aiuteranno a resistere all'ultimo attacco, composto da un Devil's Tongue all'interno del nostro perimetro, da un Tick Tank a sud e da motociclette lanciamissili a nord.

MISSIONE 5 - DESTROY THE RADAR ARRAY (FACOLTATIVA)

La missione richiede di distruggere diverse installazioni nemiche, cioè quattro Radar e tre altre basi di collegamento (Relay Station). Lungo il corso della missione potrebbe essere utile dividere le truppe tra fanteria e Titan, mantenendo inoltre lontano dai combattimenti il medico. Ricordiamo infatti che il medico non può difendersi e che i Titan non sono particolarmente efficaci contro la fanteria nemica. Il pericolo maggiore è rappresentato ovviamente dalle difese delle installazioni e da due attacchi di sorpresa che subiremo lungo il percorso. Inoltre uno dei nostri obiettivi è nel mezzo di un campo di venature di Tiberium che attaccano e distruggono qualsiasi cosa più pesante o grossa di un Wolverine. Oltre ai rinforzi infine va ricordato che è possibile disporre di un bonus in grado di riparare i nostri mezzi e curare le truppe situato nel alto destro della mappa nei pressi di una vecchia base GDI.

MISSIONE 5 - RESCUE TRATOS

Inizialmente potremo contare solo su tre mutanti, con caratteristiche peculiari: uno infatti è un Ghost Stalker, armato di un potente cannone laser e capace di piazzare dell'esplosivo, un altro è un Hijacker, in grado di impossessarsi dei veicoli e infine Umagon, un'ottima combattente. È bene ricordare che i mutanti rigenerano le proprie ferite se posti in mezzo al Tiberium. Iniziamo nella zona sud-est della mappa e proseguiamo verso nord-ovest. Non esponiamo troppo lo Hijacker nei primi scontri e impossessiamoci subito di un Tick Tank. Proseguendo verso nord-ovest incontreremo una piccola base Nod a guardia di un ponte, che, con il carro nemico dalla nostra, non dovrebbe rappresentare un problema. Nel caso non lo avessimo, spostiamo le nostre truppe sul lato nord della base e incominciamo a smantellarla da lì. Attraversiamo poi il ponte e prendiamo o distruggiamo il Tick Tank sulla nostra destra, appena superato il ponte. A questo punto, possiamo attaccare la base dove è imprigionato Tratos. Distruggiamo lo stretto necessario e attacchiamo l'ospedale che, distruggendosi, libererà Tratos. Corriamo poi verso il punto di estrazione situato nella nostra zona di partenza. Appena il capo dei mutanti se ne sarà andato arriveranno i rinforzi. Vicino al loro punto di arrivo troveremo abbondante Tiberium. Il lato debole della base nemica è nella zona nord-ovest, dove si trovano le centrali di energia, quindi iniziamo il nostro attacco da lì.

MISSIONE 6 - DESTROY VEGA'S DAM (FACOLTATIVA)

La prima base nemica si trova dopo una biforcazione, verso nord e, non appena l'avremo distrutta, arriveranno tre Wolverine. Piazziamo i nostri mecha davanti alle truppe visto che ora saremo attaccati da un Devil's Tongue. Spostandoci verso nord-est incontreremo della fanteria Nod e un camion che, distrutto, ci darà il bonus di guarigione. Proseguendo incontreremo forze nemiche più consistenti. Distruggiamo tutto fuorché il SAM più a est e proseguiamo verso un ponte a ovest . Eliminiamo ogni resistenza, facendo attenzione a una carica di cyborg provenienti da nord. Fermiamo le nostre truppe nella biforcazione del ponte a metà e distruggiamo l'ultimo sito SAM. A questo punto arriverà un nostro trasporto Orca, che pur essendo abbattuto, riuscirà a sbarcare un ingegnere, il cui compito sarà solo quello di riparare il ponte. Spostiamo tutte le nostre truppe a est e eliminiamo i nemici lì presenti. Proseguendo, troveremo un passaggio sotterraneo che conduce alle spalle di una base nemica. Se abbiamo già distrutto i cyborg dovremo solo preoccuparci delle torri laser di fronte a noi, altrimenti dovremo anche guardarci le spalle. Una volta distrutta questa base possiamo passare a distruggere le dighe situate a ovest della base.

MISSIONE 6 - DESTROY VEGA'S BASE

La missione non rappresenta particolari difficoltà se non una notevole base nemica. Appena le nostre truppe di fanteria arrivano, distruggiamo tutti i siti SAM nella zona, ma non tentiamo di attraversare il ponte a ovest , e neppure di andare troppo a sud. Una volta arrivato il nostro veicolo mobile da costruzione e i rinforzi, iniziamo la costruzione della base. Ora possiamo distruggere il ponte, cosa che per un po' bloccherà gli attacchi nemici provenienti da quel lato. Prestiamo anche attenzione agli attacchi sotterranei, tenendo pronti degli ingegneri per riconquistare i nostri edifici. La nostra offensiva inizierà distruggendo l'avamposto nord situato a sud, dopo potremo spostare truppe sull'isola dove si trova la base principale con i nostri trasporti anfibi, oppure tentare un offensiva attraverso il ponte.

MISSIONE 7 - RECAPTURE HAMMERFEST BASE

La base si trova praticamente sopra la nostra posizione di partenza, ma, considerando il terreno, dovremo attraversare la mappa in lungo e in largo per raggiungerla. Proseguendo lungo il fiume incontreremo un Radar Nod e, poco a nord rispetto a questo, una piccola base nemica. Distruggiamo tutto, mantenendoci, sul lato ovest , dove non potremo praticamente essere attaccati. Proseguendo verso est incontreremo un Obelisk of Light che però non avrà abbastanza energia per funzionare, se avremo distrutto la base nemica di cui sopra. Distruggiamolo e costeggiamolo, per poi spostarci sotto un ponte, verso nord. Riconquistando la terra ferma noteremo una base nemica di fronte a noi. Non è troppo armata e la si può distruggere completamente o si può conquistare qualche edifico, oppure ancora possiamo tornare subito sul fiume, girando a est. A questo punto dobbiamo raggiungere l'angolo sinistro della mappa dove, distrutta una parte della parete, potremo raggiungere la nostra vecchia base. Tentiamo di raggiungere subito l'edificio adibito alle costruzioni in modo da riconquistare tutta la base, altrimenti le nostre stesse truppe attaccheranno gli edifici. Mettiamoci poi alacremente al lavoro, ricostruendo il più velocemente possibile la base e preparandoci per l'offensiva verso l'unica base ancora a noi sconosciuta, quella principale, a sud rispetto a noi.

MISSIONE 8 - RETRIEVE THE DISRUPTER CRYSTALS

Prendiamo le truppe a nostra disposizione e montiamole sui trasporti. Spostiamoci verso sud, curando che i trasporti e gli MLRS non subiscano danni. Superata una piccola base Nod sulla nostra sinistra, prendiamo la salita subito alla nostra destra e andiamo a sud, dove incontreremo un fiume. Lasciamo i Titan e i Wolverine di guardia e muoviamo il resto delle nostre truppe nel fiume. Incontreremo la base nemica dove il treno, oggetto del nostro obiettivo, è in attesa. Dal fiume distruggiamo le torri laser e una delle motrici del treno, mentre se il ponte è riparato distruggiamolo. Proseguiamo alla nostra sinistra e continuiamo a distruggere quanto incontriamo sulla nostra strada. Dovremmo essere ormai alle porte della base nemica. Sfruttando la nostra maggiore portata d'azione distruggiamo i mezzi nemici presenti mentre sbarchiamo la fanteria. Una volta che avremo distrutto l'ultima carrozza del treno comparirà l'obiettivo della nostra missione e basta che una qualsiasi delle nostre truppe lo tocchi per concludere la missione.

MISSIONE 9 - RESCUE THE PRISONERS (FACOLTATIVA)

Se completeremo questa missione e durante quella successiva compiremo un certo compito, accederemo alla terza missione facoltativa. Ora comunque dovremo liberare dieci mutanti tenuti prigionieri dai seguaci di Kane, nella base situata nell'angolo destro in basso nella mappa. Spostiamo subito le nostre forze nel lato sud-ovest della mappa e tentiamo sempre di muoverci il più in basso possibile. Inoltre, dovremo evitare quante più pattuglie nemiche possibili. Quando, spostandoci verso sinistra incontreremo un fiume, pieghiamo verso nord e stiamo attenti all'unità di artiglieria nemica. Continuiamo fino a un ponte dove i nostri Titan dovranno distruggere un laser e prepariamoci per quanto possibile a un agguato. Passato il ponte, distruggiamolo, in modo da non doverci guardare le spalle e piuttosto manteniamo delle truppe qui per evitarne la ricostruzione. A questo punto dovremo attaccare la base con le poche unità a nostra disposizione. Prima di tutto distruggiamo le torri laser e prepariamoci al contrattacco della fanteria nemica. Dopo, dovremo distruggere tutte le forze Nod presenti e liberare i mutanti. È molto importante distruggere i siti SAM altrimenti non potremo fuggire. Due di questi sono vicino alla prigione mentre altri due sono vicino al luogo di estrazione.

MISSIONE 9 - DESTROY THE CHEMICAL SUPPLY STATION (FACOLTATIVA)

La chiave di questa missione risiede nella pazienza e in buone difese per la nostra base. Le nostre truppe arrivano nella zona sinistra della mappa. Proseguendo, poco più avanti, troveremo un deposito Nod e dei campi di Tiberium. Distruggiamo l'avamposto nemico e piazziamo qui la nostra base. La difficoltà principale di questa missione è data dagli attacchi missilistici nemici , contro cui non avremo difesa. Progettiamo di conseguenza la nostra base, anche perché questi missili, altamente tossici, possono trasformare la nostra fanteria in visceroidi, creature aggressive e pericolose per mezzi, edifici e uomini. Dovremo anche prestare attenzione agli attacchi sotterranei che difficilmente potremo individuare visto che i nostri sensori mobili (MSA) saranno uno dei bersagli preferiti dei missili nemici. La base nemica è a nord, oltre il fiume. Potremo iniziare a ridurre le sue difese con gli hovercraft lanciamissili, ma comunque il lavoro grosso lo dovranno fare i mezzi più corazzati come Titan e Disruptor, passando da Est.

MISSIONE 9 - MINE THE POWER GRID (SPECIALE)

Se vogliamo accedere a questa missione prima di concludere "Destroy the Chemical Supply Station" dovremo mandare della fanteria aerea nell'angolo sinistro alto della mappa dove si trova un treno Nod. Dopo averlo bloccato, mandiamo altre truppe attraverso il ponte. Questo farà si che compaiano un Ghost Stalker e dei mutanti, nell'angolo sinistro in basso però. Dovremo farli arrivare in salvo fino al treno. Questo schermo inizia con il treno che si ferma e le nostre truppe che scendono. Mentre le forze nemiche saranno occupate a distruggere il treno, spostiamoci verso nord, tenendo Umagon e il Ghost Stalker come retroguardia per eliminare i nostri inseguitori e, dopo aver guarito tutti i membri del gruppo, andiamo verso l'angolo sinistro superiore della mappa, per poi scendere verso l'angolo inferiore, sempre a sinistra. Presto incontreremo i primi quattro generatori di energia nemici. Mettete Umagon in guardia e piazzate l'esplosivo con il Ghost Stalker. Rimangono ancora due generatori di energia, difesi e protetti da muri laser, che una volta distrutti segnano la fine della missione.

MISSIONE 10 - DESTROY THE CHEMICAL MISSILE PLANT

Le nostre forze si troveranno inizialmente nel lato nord-ovest della mappa. Spostiamole verso sud-est e poco dopo incontreremo un spianata con del Tiberium azzurro (ricordiamoci che vale circa il doppio rispetto a quello verde). Costruiamo qui la nostra base, ricordando che periodicamente verremo attaccati con missili tossici. La base nemica è piuttosto ampia e si trova nella zona sud-est. Per distruggerla avremo bisogno di forze molto numerose e dei nostri veicoli con sensori (MSA), visto che la base è invisibile. La missione non presenta altre particolari difficoltà e volendo potremo tentare di impiegare il muro difensivo Firestorm per distruggere i missili nemici, ma essendo pericoloso per i nostri stessi mezzi, soprattutto i raccoglitori di Tiberium che sono sempre in movimento tra le nostre raffinerie e i campi del velenoso materiale, sarà bene costruirlo solo dopo aver raggiunto una buona dimensione per la nostra base.

MISSIONE 11 - LOCATE AND DESTROY THE PROTOTYPE MANUFACTURING FACILITY

Esistono due opzioni per questa missione. In comune hanno la stessa forza iniziale, composta da un Ghost Stalker, un Hijacker, Umagon e un team mutante, e l'obiettivo, cioè localizzare l'impianto per la costruzione dei nuovi caccia (i Banshee) per poi distruggerlo. Nel primo caso, cioè la missione più a nord, la fabbrica che ci interessa è situata all'estremo ovest . Quindi dovremo prima trovare una piccola base nemica, posta più o meno al centro della mappa. La si può raggiungere meglio costeggiando quanto più possibile il mare e girando verso est non appena troviamo le venature di Tiberium. Finiremo sul fianco meno protetto della base Nod. Ricordiamoci di prendere il trasporto sotterraneo che ci tornerà utile per evitare le pattuglie. Una volta che arriveranno i rinforzi si tratterà di distruggere la base principale e la fabbrica seguendo il solito schema. La seconda opzione invece, prevede che la fabbrica sia situata nella zona nord-est della mappa, mentre l'avamposto si trova poco più a sud dell'uscita di un tunnel che porta le nostre truppe verso nord-ovest. Ricordiamoci solo di prestare molta attenzione e che i mutanti possono rigenerare vicino ai campi di Tiberium.

MISSIONE 12 - SURVIVE THE STORM

Appena atterrati con il nostro Kodiak, verremo immediatamente attaccati, prima dal lato sud-ovest e poi dal lato nord-est. Inoltre nella zona sono presenti diverse unità di artiglieria e precisamente una a nord, una a sud e una a ovest . Occupiamoci prima di quella a nord che altrimenti distruggerà preziose risorse se non addirittura il Kodiak. Attacchiamola con tutte le nostre forze disponibili, mente nel frattempo continueremo a costruire la base. Appena è pronta la raffineria di Tiberium, presente leggermente più a sud rispetto a noi, spostiamo le nostre truppe in quella direzione per distruggere le forze nemiche a guardia del campo. Dopo un paio di viaggi il nostro raccoglitore verrà attaccato dall'artiglieria, ma noi per il momento non contrattacchiamo, visto che disponendo di troppe poche truppe rischiamo di venire distrutti completamente. Aspettiamo ancora un altro viaggio, mentre daremo ordine di costruire solo Titan. Con i nuovi arrivati possiamo distruggere l'artiglieria nemica. A questo punto la parte più difficile è superata, e ci rimane solo da costruire ingenti forze e numerosi edifici per fare a pezzi la base nemica, situata a ovest .

MISSION 13 - THE FINAL BATTLE

Siamo finalmente arrivati all'ultima battaglia. In questa missione dovremo confrontarci con tre basi nemiche più un avamposto e, per il primo obiettivo, la distruzione di tre missili a testata nucleare, con un timer. Infatti per ogni missile avremo a disposizione un'ora di tempo. Inoltre, saremo bersaglio sia per i missili tossici sia per i più convenzionali missili ad alto esplosivo. Appena arrivati dovremo distruggere una piccola base nemica che non ci darà troppo pensiero. Qui costruiamo la nostra base ma prestiamo molta attenzione sia ai missili nemici, tenendo sempre delle risorse da parte per riparare gli edifici, sia all'artiglieria che potrebbe far parte del primo assalto nemico. Una volta che la nostra situazione si sia un po' stabilizzata, prendiamo degli hovercraft e spostiamoci verso ovest , dove troveremo prima una vecchia base GDI con ancora tre carri Mammoth e una base nemica. Nella parte destra di questa base troveremo il primo missile. Per distruggerlo è utile conquistare qualche edificio nemico, come la Hand of Nod, l'impianto bellico e la raffineria. Per gli altri due missili sarà veramente prezioso il cannone a ioni, quindi cerchiamo di procurarcelo. La seconda base con relativo missile è più o meno nel centro della mappa, a sud su un'isoletta. Non è molto grande ma è invisibile, quindi dovremo o portare nelle vicinanze un sensore mobile (MSA) oppure attaccare la zona con della fanteria volante e distruggere l'edificio responsabile per l'oscuramento. In ogni caso coordiniamo l'attacco della fanteria con il cannone, nel senso che appena avremo distrutto il suddetto edifico noteremo al centro dell'isola il missile, che potrà essere distrutto dal cannone a ioni. Avremo a questo punto un'altra ora. Sempre curando lo stato della nostra base, costruiamo altra fanteria volante e, non appena il cannone a ioni sarà pronto, spostiamola direttamente a sud dove troveremo un'altra base nemica. Sempre al centro, un po' a destra rispetto alle raffinerie nemiche, si trova l'ultimo missile. A questo punto non avremo altro compito che ammassare sufficienti forze per eliminare le forze Nod rimaste, tenendo presente che, in questa missione, il nostro avversario ricostruirà alcuni edifici e che a est troveremo l'ultimo avamposto Nod, con il sito missilistico, responsabile di tante nostre perdite, e gli altri edifici più importanti, come il Tempio e la Piramide di Nod.

LE MISSIONI DELLA brotherhood of nod

missione 1 -

Appena preso controllo delle nostre truppe incominciamo a costruire una raffineria e delle truppe che disporremo a difesa del lato nord. Teniamo presente che dopo poco verremo attaccati anche da un trasporto sotterraneo nell’angolo destro in alto della nostra base. Le nostre difese sono comunque sufficienti e dopo poco baseranno una decina di fanti per ripulire la zona e concludere la missione.

missione 2 - retaliation

Spostiamo subito le nostre truppe verso destra e iniziamo a costruire la nostra base. Per il momento non esploriamo la zona, ma limitiamoci a costruire truppe e rafforziamo la base. Le risorse sono abbondanti e potremo costruire una seconda raffineria, oltre che un buon numero di laser da disporre sul lato nord, da dove arrivano gli attacchi. Una volta che la nostra base è ben difesa e che disponiamo di numerose truppe, accompagnate anche da almeno un paio di ingegneri, spostiamoci verso nord. Passiamo sotto un ponte, che verrà distrutto. Saliamo il pendio e eliminiamo le forze nemiche a guardia del ponte. Possiamo attraversare il ponte e impossessarci della stazione TV oppure possiamo prima distruggere la base nemica posta a est della stazione TV. In questo caso passiamo da dietro la collina della stazione TV e eliminiamo o conquistiamo tutto quanto troviamo. È possibile che le truppe nemiche si riversino in massa sulla nostra base per cui oltre ai laser teniamo una forza di riserva. Non appena conquisteremo la TV alcune truppe di Hassan passeranno dalla nostra parte. A questo punto, attacchiamo la seconda base nemica che si trova oltre un ponte a ovest , nell’angolo destro basso della mappa.

missione 3 - Free the Rebel Nod Commander (facoltativa)

La missione si apre con le nostre truppe nella zona sud-ovest della mappa. Spostiamoci verso sud, fino a trovare delle truppe nemiche intente a combattere. Eliminiamole e prendiamo il tunnel vicino. Un mezzo della GDI ci aiuta, distruggendo una postazione nemica. Sbucati dal tunnel, saliamo sull’altipiano di fronte a noi, dove troveremo una base nemica. Distruggiamo solo le truppe perché all’interno dei camion troviamo degli ingegneri che ci aiuteranno a conquistare questa base, ma sono solo tre per cui occupiamo la raffineria, una centrale di energia e la Hand of Nod. Curiamo anche che le nostre truppe non danneggino gli edifici visto che potremo conquistarli tutti. Rafforziamoci in attesa di attaccare la base nemica. I prigionieri sono situati nell’angolo destro basso della seconda base nemica, situata esattamente alla nostra sinistra. Teniamo presente che con un po’ di cautela possiamo distruggere le torri laser nemiche senza eccessive perdite. Una volta che il comandante alleato è stato liberato, portiamolo verso la nostra zona di partenza, un nostro veicolo lo attende e la missione si conclude non appena decolla.

missione 3 - Destroy Hassan's Temple and Capture Hassan

La missione è piuttosto semplice e dopo qualche difficoltà iniziale dovremo solo fare attenzione a non esaurire le scarse risorse di Tiberium. Attraversiamo il ponte di fronte a noi e distruggiamo tutto ciò che troviamo fuorché una centrale di energia e la Hand of Nod. Occupiamole con gli ingegneri di rinforzo e costruiamo la nostra base. Gli attacchi nemici arriveranno rispettivamente da nord-est e sud-est, per cui prepariamoci. Troveremo una base nemica alla nostra sinistra. Conquistiamola senza sprecare troppe truppe, ricordandoci di prendere il maggior numero di edifici, visto che in caso di problemi potremo venderli. Ripariamo il ponte sulla destra e distruggiamo le forze nemiche, ma non gli edifici che potremo conquistare. Sulla nostra destra c’è un altro campo di Tiberium per cui è imperativo impossessarsi della raffineria che incontreremo. Spostiamo i nostri carri oltre le mura nemiche e continuiamo a distruggere le truppe nemiche e a conquistare gli edifici. Il tempio di Hassan è situato in basso, rispetto all’entrata della sua base.

missione 4 - blackout (facoltativa)

La difficoltà principale di questa missione consiste nel corretto posizionamento della nostra base. Non allarmiamoci quindi per l’attacco iniziale, che non dovrebbe provocare troppe perdite. Spostiamoci a Est, fino a superare un ponte e a trovare un campo di Tiberium su un’isola. Installiamo qui la nostra base. Dopo aver sistemato le difese, prepariamo una squadra d’assalto, con anche degli ingegneri, ripariamo e attraversiamo il ponte a nord rispetto a noi. Eliminiamo la resistenza presente, finalmente truppe GDI, e conquistiamo l’avamposto che incontreremo spostandoci verso ovest . Iniziamo a costruire Titan e Wolverine. La base nemica principale è sotto di noi, per cui, una volta che avremo mezzi sufficienti, scateniamo l’offensiva finale. Il radar, oggetto del nostro interesse è situato sulla sinistra, rispetto alla nostra posizione d’attacco. È comunque più comodo distruggere tutto quello che troviamo sulla nostra strada, con particolare attenzione al sistema difensivo.

missione 4 - eviction notice

La missione non è troppo complessa. Sulla sinistra rispetto alla nostra posizione iniziale potremo trovare del Tiberium. Installiamoci e provvediamo a esplorare la zona circostante. Troveremo altro Tiberium, verde e azzurro. Le truppe della GDI non dovrebbero infastidirci, ma comunque per precauzione costruiamo qualche difesa o teniamo delle truppe in riserva pronte a difendere la nostra base. Dopo aver costruito una consistente forza spostiamoci verso nord-ovest dove si trova la base nemica. Stiamo solo attenti alle fanteria volante nemica, presente in pochi esemplari ma comunque pericolosa. Accompagniamo quindi il nostro squadrone d’assalto con della fanteria lanciarazzi in grado di abbattere i nostri avversari volanti. Una volta che avremo spazzato via la base nemica, spostiamoci ancora verso nord-ovest, dove troveremo i resti del vecchio Tempio di Nod. La missione si conclude con l’arrivo di una coppia di mutanti, ma solo dopo che tutte le truppe GDI della zona sono state eliminate.

missione 5 - salvage operation

Ciò che ci attende è una delle missioni più difficili della Brotherhood of Nod. Non potremo infatti costruire una base, avremo poche truppe e in più una scadenza di tempo. Appena arrivati eliminiamo le truppe a difesa della stazione ferroviaria. Non tentiamo di seguire il treno ma spostiamoci verso nord, seguendo le rotaie. L’andamento sarà più o meno a zig zag, ma sempre verso nord. Visto che incontreremo comunque delle truppe nemiche, tentiamo di eliminare quelle più leggere e lasciamoci alle spalle quelle più pesanti, non cercando quindi il confronto. Dopo che avremo affrontato o evitato una coppia di Wolverine, con una base sulla nostra sinistra, buttiamoci a destra su un pendio, alla base del quale troveremo il relitto che ci interessa. La missione non si conclude però visto che dovremo raggiungere il treno che avevamo visto all’inizio. Risaliamo il pendio quindi e spostiamoci con cautela verso sud-ovest, tentando di evitare i due Titan che pattugliano la zona. Superato un ponte troveremo un pendio, sulla nostra destra. Risaliamolo e ci troveremo di fronte il treno. La missione si conclude non appena avremo distrutto il treno e raggiunto con una qualsiasi delle nostre unità l’oggetto che comparirà. Teniamo comunque presente che il successo della missione dipende molto dal caso, per cui è possibile che dovremo rifarla più di una volta.

missione 6 - Locate and Capture Umagon (facoltativa)

Questa missione è facoltativa e opzionale rispetto alla successiva, cioè potremo concludere una o l’altra prima di passare alla missione principale. In questa, appena arrivati, spostiamoci a sinistra e piazziamo la nostra base non appena avremo trovato delle risorse di Tiberium. Il grosso delle forze nemiche è situato a sud-ovest rispetto a noi, oltre il ponte ma non vale la pena di affrontarle. Infatti dopo aver costruito la nostra base e lasciato truppe a difesa del ponte suddetto, spostiamo una forza d’assalto a nord, fino a che non incontreremo un ponte che porta a ovest . Ripariamolo e attraversiamolo, proseguendo verso nord fino a che è possibile, dopo pieghiamo a ovest . Incontreremo un avamposto GDI che dovremmo spazzare via senza problemi. Proseguiamo fino a una città e distruggiamo le truppe GDI presenti. Non ci resta che attendere il treno, distruggiamone il motore e rimarrà la carrozza di Umagon. Occupiamola e la missione si conclude.

missione 6 - Locate and Capture Umagon (facoltativa, II opzione)

Appena arrivati spostiamoci verso il centro della mappa e appena trovate risorse abbondanti, iniziamo la costruzione della base. Teniamo pronta l’artiglieria, visto che questo dovrebbe impedire eccessive interferenze da parte dei nostri nemici. Appena ci saremo stabilizzati, incominciamo ad ammassare mezzi e cyborg. Spostiamoli poi verso nord, fino a quando la nostra artiglieria arriverà a tiro del primo sensore mobile (MSA), che distruggeremo immediatamente. Spostiamo un’unita di artiglieria in cima alla collina vicina, visto che da qui potrà distruggere anche la seconda unità MSA. Con un’altra squadra di attacco spostiamoci in mezzo all’area dove stavano i due MSA, visto che da lì potremo vedere la base GDI da attaccare. Spostiamoci a sud-ovest, eliminiamo i Titan presenti e prepariamo l’artiglieria vicino alla nostra attuale posizione. Con questa spazziamo via l’ultimo sensore mobile nemico, cosa che ci permetterà di ammirare tutta la mappa. Invadiamo la base nemica e distruggiamo appena possibile la motrice del treno, in modo da fermarlo. Passiamo poi a fare piazza pulita.

missione 6 - Sheep's Clothing

Torniamo alla piacevole semplicità della pura distruzione. Occupiamo all’inizio la base nemica e incominciamo a ripararla e a costruire truppe che per il momento terremo in difesa. Una volta che avremo ammassato un buon numero di Titan e Wolverine, spostiamoci a est dove incontreremo la prima base mutante. Procediamo all’usuale lavoro di distruzione, ma è meglio risparmiare il muro laser che contiene delle bestie mutate dal Tiberium, piuttosto pericolose. Continuiamo a produrre truppe e mezzi, anche aerei, visto che potremmo avere qualche problema prima con le forze aeree nemiche e poi con un Obelisk of Light. Ammassate sufficienti truppe attraversiamo il ponte alla sinistra della base mutante appena eliminata e poi dirigiamo verso nord. La base mutante occupa questa posizione, non ci resta che sfondare le difese nemiche e fare piazza pulita. Gli Helipad nemici si trovano in basso e a destra rispetto all’Obelisk of Light.

missione 7 - escort the bio-toxin trucks (facoltativa)

Il nostro obiettivo, i camion con le tossine, sono a nord rispetto alla nostra posizione, per cui ripariamo il ponte poco più a est e attraversiamolo. Proseguiamo verso nord e dopo un pendio pieghiamo verso ovest . Troveremo la nostra vecchia base, dove peraltro potremo sfruttare i servizi di un Ospedale che riporterà in salute le nostre truppe. A questo punto non ci resta che dirigerci verso l’angolo destro alto della mappa. Non dovremmo incontrare eccessive difficoltà, grazie al Cyborg Commando, ma è bene comunque prestare attenzione agli agguati, dei quali il più pericoloso è poco dopo il pendio. Prima di poter fuggire incontreremo un piccolo avamposto GDI, che però, a parte un paio di torrette Vulcan, non dovrebbe darci pensiero.

Missione 7 - Destroy the GDI Research Facility

Incominciamo la missione con solo un commando Nod. Poco sopra la nostra posizione e un po’ a destra, troveremo i mutanti. Non potremo selezionarle come truppe ma ci seguiranno e attaccheranno quello che noi attacchiamo. Pieghiamo verso ovest seguendo la periferia nord della città e proseguiamo distruggendo le forze nemiche poste lungo il nostro cammino. Arriveremo a un tunnel che porta verso nord-est, imbocchiamolo e eliminiamo le truppe GDI presenti all’altro capo. Prestiamo attenzione alla salute della nostra spia-commando visto che con la sua morte si conclude anche questa missione. Giriamo verso il pendio alla nostra sinistra e proseguiamo ancora verso sinistra dove troveremo i resti di una base. Nel frattempo saranno già arrivati dei rinforzi per cui affrettiamoci a occupare le vecchie strutture e a rinforzarle. Il gioco ormai è fatto si tratta come al solito solo di preparare una potente offensiva per la base nemica situata a est rispetto alla nostra base e, al contempo, di curare le nostre difese. La base GDI ha un punto debole nell’angolo sinistro della mappa, per cui potremo anche condurre una doppia offensiva.

missione 8 - Villainess in Distress

Inizialmente assisteremo alla liberazione del Comandante Slavik. Non appena avremo il controllo delle truppe spostiamoci a sud per raggiungere i nostri rinforzi. Verremo seguiti da due Titan, ma non ci vorrà molto a farli affondare sotto la sottile crosta di ghiaccio. Questo sarà anche un problema per i nostri Tick Tank. Aspettiamo che il ghiaccio prenda un aspetto solido, senza crepe, e facciamoli passare uno per volta, aspettando, dopo ogni passaggio, che il ghiaccio si riformi. Prestiamo attenzione alla pattuglia di due Titan vicino e spostiamoci verso nord-est. Troveremo, vicino a un relitto nemico, un pendio, prendiamolo e carichiamo sul trasporto il Comandante Slavik, il Cyborg Commando e gli ingegneri. Le altre truppe spostiamole leggermente a sud fino a intravedere delle centrali di energia nemiche. Una motocicletta però inviamola a nord fino al limitare dell’altipiano. Da lì potremo vedere una raffineria. Mentre attacchiamo da sud con le nostre truppe, mandiamo il trasporto a fianco della raffineria e usiamo gli ingegneri per occupare l’impianto bellico nemico, la raffineria, ma solo se arriva il raccoglitore, e le Barracks. Intanto il Cyborg Commando dovrà eliminare quante più truppe nemiche possibili prima di muoversi a nord dove troveremo altri ingegneri Nod tenuti prigionieri. Liberiamoli e occupiamo altri edifici ancora, mentre il grosso delle nostre truppe rimane a difesa. Conquistata questa base, dobbiamo solo ammassare un numero sufficienti di truppe per eliminare la base principale a sud, oltre il fiume, cosa che ci permetterà di liberare il Oxanna e di evacuarla senza difficoltà.

missione 9 - Restablish Nod Presence (opzione 1)

Esistono due opzioni per questa missione. La prima consiste nel prendere possesso di una vecchia base Nod, piuttosto malconcia, situata nell’angolo nord-est della mappa, quindi esattamente dal lato opposto rispetto a noi. Raggiungiamola senza impegnarci troppo e procediamo immediatamente alla costruzione dei Weedeater, altrimenti le venature di Tiberium ci distruggeranno. Peraltro, queste stesse venature ci forniranno il materiale per i nostri missili tossici. Prepariamoci a difendere la nostra base, anche se sarebbe meglio disporre quanto prima di un generatore stealth. Stiamo anche attenti ai visceroidi, e distruggiamoli appena possibile. Possiamo poi esplorare la mappa con un carro invisibile e distruggere le installazioni GDI con i missili, mentre beninteso incominceremo a preparare un’adeguata forza d’attacco. Stiamo attenti alle venature che attaccano tutto ciò che è più grande di un Wolverine per cui o passiamo da nord o ci creiamo prima un passaggio nel nostro lato sud. La missione non presenta altre difficoltà e anzi può essere quasi completamente risolta dai missili.

missione 9 - Protect the Waste Convoys (Opzione 2)

La nostra posizione di partenza è nella zona sud-est della mappa, dove incominceremo a costruire la nostra base. Curiamo in particolare la difesa aerea, visto che subiremo parecchi attacchi per cui costruiamo fanteria lanciarazzi e siti SAM. Dopo una breve esplorazione del vicinato, dovremo eliminare le truppe nemiche che affollano la strada per le venature di Tiberium. Prepariamo una squadra d’assalto, con, ovviamente, un gruppo di unità di artiglieria, anche perché essendo in movimento dovremo spesso piazzarne alcune, mentre altre si spostano e non dimentichiamo la fanteria lanciarazzi per gli assalti dal cielo. Una volta che avremo raggiunto l’angolo sinistro superiore, potremo passare ad accumulare le venature di Tiberium, costruendo quindi una fabbrica apposita (Tiberium Waste Facility) e un silo missilistico. Rimane ormai da eliminare le rimanenti truppe GDI, la cui base è situata nella sezione nord della mappa. Tenendo conto che potremo avvantaggiarci di un punto debole, posto sul lato est della base nemica, non dovremo incontrare altre difficoltà.

missione 10 - Destroy the Mammoth Mark II Prototype

Rispetto alla nostra posizione iniziale, troveremo subito un centro di comunicazione GDI in alto a sinistra. Facendo attenzione alla pattuglia nemica che transita in zona, entriamo nell’edificio e ammiriamo la potenza del Mammoth II. Dopo una breve dimostrazione, arriveranno le nostre truppe di rinforzo. Muoviamoci a sud-est, fino a incontrare un campo di Tiberium. Costruiamo qui la nostra base. Non dimentichiamoci di difenderla contro gli attacchi aerei e appena possibile costruiamo un generatore “stealth”, in modo da garantire sicurezza alla nostra base. Prima, delle unità di artiglieria potranno svolgere lo stesso compito, almeno per gli attacchi terrestri. Oltre il ponte a sud, troveremo un altro avamposto della GDI. Occupiamolo o distruggiamolo con una consistente forza che sferrerà l’attacco contro il Mammoth II, posto nella base nemica a nord-ovest. Se procederemo accompagnati dall’artiglieria e magari con un carro invisibile come ricognitore, dovremo raggiungere la base nemica e distruggere le prime resistenze senza troppa difficoltà. Avremo qualche perdita consistente contro il Mammoth II, ma un buon numero di mezzi dovrebbe riuscire a raggiungere l’obiettivo della missione.

missione 11 - Capture Jake McNeil

Un’altra missione particolarmente difficile. È particolarmente importante non essere scoperti, almeno all’inizio della missione. Carichiamo le nostre truppe sugli APC e spostiamoci verso ovest , rimanendo il più possibile sul lato basso dello schermo. Dopo un po’, oltre un edifico distrutto e al limitare di una città troveremo la prima base nemica. Il nostro obiettivo, Jake McNeil, sarà già partito ma è possibile che con il nostro attacco alla base, tenti la fuga. Occupiamo la base nemica e quanti più edifici possibili, dopodiché passiamo a produrre Titan. Quando i nostri fondi finiranno, vendiamo tutto, sempre per produrre altri Titan, fino a che, non potendo produrre più nulla, venderemo anche l’impianto bellico e quanto rimane per avere altra fanteria. Spostiamoci verso nord, attraversiamo il ponte fino a raggiungerne un altro che porta a Est. Attraversiamolo e superiamo la base nemica più in fretta possibile, impegnandoci, inoltre, il meno possibile. Dobbiamo infatti mantenere in vita il maggior numero di truppe e mezzi, soprattutto i soldati Toxin. Assaltiamo la base aerea nemica e avviciniamo con un soldato Toxin il nostro obiettivo che, a questo punto, passerà dalla nostra parte. Pur essendo molto robusto spostiamolo il più in fretta possibile verso il nostro punto di partenza, dove un trasporto sotterraneo lo evacuerà.

missione 12 - illegal data transfer (facoltativa)

Spostiamoci immediatamente verso nord, dove incontreremo delle pattuglie nemiche. Teniamo in questo caso la Spia in seconda linea, mentre quando ci avvicineremo alle basi lasciamo indietro le truppe normali. Tenendo la destra, troveremo una parete abbattibile, che porterà al primo centro di comunicazione nemico. Sopra di noi incontreremo un MSA nemico e delle casse e alla destra si sarà un’altra parete abbattibile. Saliamo sull’altipiano e andiamo verso sud, fino a raggiungere un villaggio. Rimanendo a nord, eviteremo di essere scoperti e a ovest troveremo il secondo centro di comunicazione. Vicino c’è un’altra parete che possiamo far crollare. Dopo averlo fatto, proseguiamo verso ovest , sempre con la fanteria in prima fila. Dietro delle casse, troveremo l’ultima parete che ci interessa e, sotto, prima delle Barracks e, dopo, l’ultimo centro di comunicazione. A questo punto dovremo portare la Spia verso il trasporto situato a sud-est. Non rifacciamo il tragitto d’arrivo, ma andiamo verso sud, prestando attenzione al Wolverine di pattuglia. Arrivati a un pendio, sulla nostra sinistra, buttiamoci a destra e poco più avanti troveremo il nostro trasporto.

missione 12 - a new beginning

Ultima battaglia anche per Kane e i suoi seguaci. Anche qui avremo un timer e dovremo piazzare, nei luoghi prestabiliti, tre missili a testata nucleare, avendo un’ora di tempo per missile. Appena arrivati eliminiamo le truppe nemiche e occupiamo il generatore Firestorm e le quattro centrali a nord. Aspettiamo invece per la raffineria poco più a nord, visto che la GDI vuole provare il suo cannone a ioni. Una volta che lo avrà fatto, riparerà la raffineria e a questo punto potremo occuparla. Iniziamo a costruire la nostra base, tenendo presente che c’è un ampio campo di Tiberium a ovest . Appena possibile costruiamo dell’artiglieria, almeno tre pezzi per il lato nord e per il lato ovest , e un generatore “stealth”. In questo modo la nostra base sarà al riparo da spiacevoli sorprese e se aggiungiamo qualche lanciatore SAM, potremo stare tranquilli per il resto della partita. A questo punto dobbiamo occuparci in fretta del primo missile, che per fortuna deve essere dislocato vicino alla nostra base, poco a nord. Prepariamo dei mezzi per difenderlo, possibilmente artiglieria e truppe o mezzi antiaerei e spostiamolo nella piazzola. Nel frattempo prepariamo un’altra squadra, più consistente, per il secondo missile che lasceremo nella piazzola situata più o meno nel centro della mappa. Per raggiungerla dobbiamo spostarci a ovest , superare la prima piazzola, e scendere da un pendio, spostarci ancora verso nord-ovest fino a raggiungere un ponte. Una volta che lo avremo attraversato, raggiungere il luogo prestabilito sarà un gioco da ragazzi. Stiamo solo attenti agli attacchi che subiremo, per cui facciamo in modo da mandare una consistente scorta e magari anche un veicolo da riparazioni. Il terzo e ultimo missile dovremo piazzarlo nell’angolo sinistro alto della mappa, che, peraltro, è poco sopra una robusta base nemica. Muoviamoci verso nord con numerose truppe, tra cui ingegneri, e veicoli. Arrivati alla soglia di un ponte non superiamolo ma poniamo almeno due unità di artiglieria sotto il ponte, un po’ a destra. Queste potranno distruggere le postazioni difensive nemiche, mentre con il cannone a ioni, distruggeremo il generatore Firestorm. A questo punto riversiamo le nostre forze attraverso il ponte e spianiamo la strada per il nostro ultimo missile. Dopo dovremo solo tenere duro fino a che il missile non avrà raggiunto il luogo di lancio.

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