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Telematicus Volume 05 Numero 06

eZine's profile picture
Published in 
Telematicus
 · 1 Jan 2021

  

#### TELEM050 - Telematicus - Volume 05 - Numero 06 - Anno 1995 - 84 pag.####

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Luglio/Agosto 1995

Bollettino telematico mensile a cura della region 2:33 Fidonet e di RRE

==============================================================================

Il materiale presente in Telematicus e' (C) dei singoli autori. E'
espressamente consentita la distribuzione e il riutilizzo del bollettino in
tutto o in parte, purche' non a fini di lucro e citando sempre autore e fonte
di provenienza.

==============================================================================

***** Indice: pagina 2 - Who's Who: pagina 3 - Distribuzione: pagina 84 *****

############ ###
### 0 ### INDICE ###
############ ###



[ 1] Editoriale . . . . . . . . . . . . (RRE) pag. 4
[ 2] Lettere aperte . . . . . . . . . . . (AAVV) pag. 6
[ 3] Celebrazione: 50 Telem, anzi 51!. . . . . . .(.mau.) pag. 19
[ 4] SBDI. . (rivista) . . . . . . (Alessio Falsetti) pag. 26
[ 5] Img, testo&ipertesto. Con U. Eco. . . . . . (Costa2) pag. 34
[ 6] Compressione dati . . . - parte 2/4 . .(Diego Roversi) pag. 46
[ 7] Internet news: gruppo coordinamento News italiane . .(.mau.) pag. 52
[ 8] Curiosita': Il gergo hacker . - parte 44 . . . . (AAVV) pag. 56
[ 9] FORMICAIO: dopo 1 anno di attivita' . . .(Francesco Pittoni) pag. 66
[10] Internet, Amiga & C . . . . . . . . (Marco Musso) pag. 70
[11] Notizie Fidonet region 33 . . . . . . . . (AAVV) pag. 76





Questo Telematicus e' nato con l'aiuto di...

Editor Celebrans&C : .mau. | * I collaboratori dai network: *
Editor SibiDosus : Alessio Falsetti |
Editor Compattans : Diego Roversi | Davide Rolando (2:332/206)
Editor Formicans : Francesco Pittoni | Herve Miozzo (2:333/511.20000)
| Enrico Franceschetti (2:335/212)
| Cicci Serra (2:335/225.4)

Editor Mittens : Herve Miozzo, Enrico Franceschetti, Costantino Grana
Editor saccheggiati: Eric S. Raymond <esr@snark.thyrsus.com>
Editor citatus : Giorgio Rutigliano, Franco Carcillo, Enrico Martines, Cuore,
Unita', Manifesto, Mario "UnMario" Battacchi, Alex Palmese, Miche-
langelo Policarpo, Alessandro Scotti, Gianfranco Lanzilli, Scotti,
Policarpo, Alessio Falsetti, Giorgio Pompei, Fabio Bizzi, Andrea Plini,
Francesca Giuffre', Marco Migozzi, Nico Costantino, Giungo, Paolo
Canonici, Polipetta, Gianni degli Antoni, Andrea Matta, Marco Bisioli

Renato Rolando (alias RRE) e' reperibile in Fidonet come 2:334/100.9
oppure al proprio maniero in Rotta Naviglio 4 10070 Fiano (TO) al 011-9235565.
e-mail: rolandor@inrete.alpcom.it

############ ###
### 1 ### EDITORIALE ###
############ di RRE ###

OK. Bel number. Credo. *:)

Che dire? Che Internet non sta passando giorni molto belli, i primi
sciacalli, tra senatori arrivisti e soppressivi vari, stanno tentando di
metterci le zampe.

Sperem.

Fido?

Fido continua come al solito, in declino.

E noi? Noi oggi festeggiamo 50 number: 50 number piu' uno.

Leggendo le varie recensioni delle altre riviste, a pezzi da 90 del calibro
di SBDI, penso di cominciare a capire perche' qualcuno passa 50 mesi della
propria vita dietro ad una rivista: perche' questa e' vita, questa e'
comunicazione, questa forse e' arte.

Questo e' un tentativo di lasciare addosso a qualcuno un pezzo di se', nella
speranza di non scivolare via "come lacrime nella pioggia" alla fine della
fiera.

Scusate, ogni tanto mi lascio andare.

Ma non posso non pensare a questi 50 mesi della mia vita - alle molte cose
che sono accadute, in bene o in male - senza vederci la presenza preponderante
della rivista.

Un bel gioco, in fondo.

Grazie per averlo fatto con me.



RRE




############ LETTERE APERTE ###
### 2 ### AAVV ###
############ ###

Riassunto:

Il buon Herve e' finito preda di un hacker! Ecco cos'e' successo e
come ha reagito la mentalita' Fido alla bravata. Cosi' ci anticipa
l'Herve:

In sunto e' successo che la notte del 9/6/95 un utente e'
riuscito a prelevare il file USER.BBS che come tutti sanno contiene
le password degli utenti oltre che quelle del SysOp. Segue il log,
non mi divulgo sul log perche' e' evidente come ha fatto e segue il
messaggio che gli ho lasciato il giorno stesso.

***

L'inossidabile Enrico Franceschetti dice la sua sul precedente
editoriale, denunciando la parabola discendente che ha colpito le aree
Fido e che non permettera' a quelle su Internet di risollevarsi.

***

E per chiudere in belessa Costantino Grana ci lancia un po' di
compliments e ci chiede come mai non abbiamo piu' listati. Beh, se
nessuno ce li manda non non li abbiamo :)

------------------------------------------------------------------------------
From : Herve Miozzo 2:333/511.20000

Lettera Aperta

+ 09 Jun 01:00:37 MAX Begin, v2.02
: 09 Jun 01:00:37 MAX Caller at 14400 bps
+ 09 Jun 01:00:41 MAX Gippo calling (U#=422)
# 09 Jun 01:00:42 MAX Given 41 min.
# 09 Jun 01:00:43 MAX External program: 'Uinfo n=422'
: 09 Jun 01:00:43 MAX Return from: 'Uinfo n=422' (5)
: 09 Jun 01:00:58 MAX File area MUSICA Musica
# 09 Jun 01:01:04 MAX External program: 'e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem /C
e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem.cfg /B 14400 /L 1 /T 40 /R e:\Max\Upload'
: 09 Jun 01:01:24 MAX Return from: 'e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem /C
e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem.cfg /B 14400 /L 1 /T 40 /R e:\Max\Upload' (1)
~ 09 Jun 01:01:27 MAX Trasferimento file interrotto
# 09 Jun 01:01:58 MAX External program: 'e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem /C
e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem.cfg /B 14400 /L 1 /T 39 /R e:\Max\Upload'
: 09 Jun 01:04:46 MAX Return from: 'e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem /C
e:\Max\Protocol\Bm\Bimodem.cfg /B 14400 /L 1 /T 39 /R e:\Max\Upload' (1)
= 09 Jun 01:04:47 MAX UL-B e:\Max\Upload\KEN2.GIF
= 09 Jun 01:04:47 MAX UL-B e:\Max\Upload\KEN1.GIF
= 09 Jun 01:04:47 MAX DL-B C:\MAX\USER.BBS
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
: 09 Jun 01:04:49 MAX Caller dropped carrier
+ 09 Jun 01:04:49 MAX Gippo off-line. Calls=59, Len=4, Today=4
: 09 Jun 01:04:49 MAX End, v2.02 (5)

=8<===========================================================================

E bravo il nostro amico !!

Francesco Croppo (Aka Gippo) non so se questo e' il tuo vero nome ma poco
conta.

Sei riuscito a prelevare la lista degli utenti con le password di tutti
"CLAP! CLAP! CLAP!" ti battiamo le mani e ti segnaliamo per il premio hacker
dell'anno .... bravo.

Purtroppo, come tu hai potuto verificare, la tua curiosita' non e' stata
ripagata del tutto non avendo potuto accedere con il mio nome o con quello di
Marco ... ci sei rimasto male eh !! mi spiace.

Pensavi che fossi del tutto mona eh !! mona si .. ma proprio del tutto
no!!. Non avrei mai pensato che ci fosse una scappatoia per prelevare la
lista degli utenti ma in via cautelativa, da sempre, e' installata una
procedura di massima sicurezza per i SysOp. E come hai potuto verificare ha
funzionato alla perfezione.

Purtroppo per te, da tempo, The Giant BBS non ha piu' Ratio per i Download
questo significa che chiunque puo' prelevare quello che vuole senza dover dare
nulla. Quindi se speri di poter accedere con il nome di qualche altro utente
per poter prelevare piu' roba in realta' non ottieni nulla perche' anche con
il tuo nome puoi farlo.

Sono molto amareggiato, non tanto per il fatto che tu sia riuscito a
fregarmi, quanto perche' mi sento tradito nella fiducia che io avevo riposto
in te consentendoti di accedere alla BBS senza chiederti nulla. Tu certo
questo non lo puoi capire, ma molti altri Sysop come me si, forse un giorno lo
capirai anche tu se avrai la fortuna di attivare una BBS, vedrai allora le
cosa da un punto di vista molto diverso.

Sarebbe stato molto piu' onesto da parte tua se invece di cercare di
accedere con i privilegi di Sysop tu mi avessi avvisato. Evidentemente
l'onesta' e la serieta' e lo spirito di collaborazione non sono di casa dalle
tue parti. Mi consola il fatto che su centinaia di persona che si collegano
qui da me solo tu hai dimostrato di essere quello che sei, e questo mi da la
forza di continuare, altrimenti avrei chiuso all'istante.

Le BBS funzionano e funzionano bene perche' dietro ci sono dei pirla come
me affiancati da utenti e point che mettono a disposizione degli altri molto
del proprio tempo per cercare di estendere le conoscenze di tutti, per cercare
di crearsi nuovi amici, per confrontare le proprie idee il tutto, anche, in
un'ottica di crescita personale e culturale.

Adesso potrai andartene in giro con la tua bella medaglia raccontando che
sei riuscito a fregare un pirla di SysOp ... bene ... bravo !! spero che tra
i tuoi interlocutori ci sia qualcuno che giudichi nel modo giusto il tuo
eroico gesto e ti tratti di conseguenza.

Vedi !! ... a me delle password non me ne frega niente, per me potrebbero
anche non esserci, potrebbero avere tutti i privilegi di SysOp, io non ho
nulla da nascondere, ma purtroppo le password servono ad evitare che quelli
come te danneggino il lavoro degli altri.

E adesso !! che hai le password di tutti !! che ci fai ? a che ti servono
? L'unica cosa che hai provocato e' un po' di trambusto perche' quelli onesti
dovranno cambiare le proprie password.

Bella soddisfazione !!

Ti Saluto Herve Miozzo SysOp di The Giant BBS 2:333/511


Aloha !!



Herve Miozzo
2:333/511.20000

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
From : Enrico Franceschetti 2:335/212.1

Ciao Renato!

RR> 1876, nella sede centrale della societa' dei telegrafi Western Union.

Questa parte e' molto carina, e comprendo bene a chi e' indirizzato lo
sfotto'... :]

C'e' da dire, pero', che la mia perplessita' su internet non e' del tipo da
te ridicolizzato con la storiella raccontata. Non mi sono mai sognato di dire
che Internet non ha futuro (o meglio, che reti simili, ma molto meglio
organizzate e gestite, non abbiano futuro) ma che la moda oggi imperante si
appoggia su una realta' approssimativa, costosa ed inefficiente. Il che e'
profondamente diverso.

Io stigmatizzo il fenomeno "moda" che acriticamente porta ad esaltare una
struttura che e' tutt'altro che esaltante perche' poco funzionale, male
organizzata, pessimamente gestita, costosa ed inutile se non in minima parte
all'utente "medio".

Tali critiche dovrebbero indurre ad un riesame della situazione,
all'individuazione dei punti di inefficienza ed alla loro risoluzione. Non
v'e' dubbio che "LA RETE" costituira' il nerbo della societa' del futuro, ma
essa non si sviluppera' correttamente se non sara' progettata con cognizione
di causa, sulla base delle esigenze dell'utenza tutta, anche la piu' "becera".

Non ha senso dire: "Internet e' perfetta, soprattutto per l'Amiga" se poi
qualunque altro "poverocristo", meno fortunato dei possessori del giocoso
computer Commodore (pace all'anima sua) trova difficolta' e lentezze a tutti i
propri accessi, rimettendoci peraltro un bel po' di soldoni...

Insomma, dall'individuazione dei difetti di oggi puo' nascere il servizio
di domani. Non foderiamoci gli occhi per non vedere!

RR> INTERNET vs FIDO

RR> Ma permettetemi ancora una parola: le famose aree di dibattito FIDO:
decisamente migliori di quelle attualmente presenti - almeno a livello
italiano - a detta di molti.

Suppongo tu ti riferisca alle newsgroups italiane... di fatto inesistenti
o pesantemente colonizzate da formazioni squadristiche politicizzate...

RR> la presenza di un tema dell'area estremamente circoscritto, la presenza
di un moderatore severo e spesso dispotico deviano irrimediabilmente
l'area. Mi spiego.

RR> Intendiamoci, questa non e' una critica verso i moderatori, ma verso la
struttura tipica dell'area: e' estremamente difficile, se non impossibile
avere un dibattito equilibrato nelle aree FIDO perche' il presupposto
dell'area e' che la frequenti gente a cui *piace* l'argomento.

Questo e' lo stato dei fatti.

Occorre ricordare, pero', che la situazione delle aree echomail Fido e'
degenerata da tempo, ed il processo di scadimento qualitativo costitui'
argomento di dibattito fino a quando fu Giorgio Rutigliano il Regional
Coordinator italiano.

A quel tempo ci si interrogava sui modi di mantenere un livello qualitativo
nella rete e nelle sue aree sufficiente da assicurare un apporto culturalmente
positivo all'utenza ed ai sysops.

Tale preoccupazione, tuttavia, fu di pochi, tant'e' vero che la maggioranza
dei gestori di sistema preferi' accantonare la problematica cosi' come fa con
cura, d'altro canto, l'attuale dirigenza fin dal momento del suo insediamento,
sulla base della famosa teoria del "carrier indiscriminato".

Poiche' il concetto fondamentale della Fidonet e' il "buon senso", la
qualita' umana dei gestori, dei moderatori e degli stessi utenti costituisce
elemento decisivo per il funzionamento dell'insieme. Quello che tu hai
evidenziato corrisponde non ad una conseguenza inevitabile della struttura
"echomail moderata" quanto della qualita' tecnica ed umana del moderatore, in
primis, e dei partecipanti, poi.

Una saggia moderazione, difatti, consentirebbe lo scambio di idee, anche
basato su critiche dure ma costruttive, senza nessuna difficolta'; troppo
spesso, invece, nelle aree echomail si assiste ad un comportamento di
moderazione che ha dello schizofrenico.

In talune aree "non si muove foglia che il moderator non voglia" mente in
altre si consentono cose del tutto irragionevoli (ricordo la serie di
messaggi che hanno ad argomento le eprom V34+ del Courier USR - ho visto
immettere tre o quattro volte lo stesso delirante testo senza il minimo
intervento del moderatore!).

D'altro canto, chi conosce i meccanismi di nomina dei moderatori delle
singole aree, sa bene con quale totale approssimazione si valutano (anzi, non
si valutano per nulla) le doti del postulante cui affidare l'incarico, che
viene infine scelto piu' o meno a caso, nell'indifferenza dei vari N*C che
esprimono pareri privi di fondamenti concreti. Insomma, il trionfo del "tieni
il carretto per la discesa"
...

Detto cio', occorre anche sottolineare, per onesta', che la situazione
delle "aree" Internet e' ancor peggiore, tranne che per pochi esempi
strettamente tecnici da cui si possono trarre informazioni utili (come le aree
Os2, e nemmeno tutte, che talvolta seguo, pur se a fatica)

Giusto ieri ho dato una guardata alle newsgroups italiane... spulciando
fra Cuore, Unita', Manifesto, ed altre fonti "alternative" (che, essendo
pressoche' egemonizzanti in tal sede diventano alternative poco o nulla) piu'
o meno ugualmente e notoriamente imparziali ed apolitiche, per nulla
interessate al condizionamento delle altrui menti, nulla ho trovato che fosse
degno di nota.

Percio', al momento, e secondo il mio farneticante parere, sono ancora
migliori, piu' ricche, piu' variate, le aree Fido... nella speranza (gia'
tradita) di una maggiore attenzione alla qualita' in luogo della quantita'.


Ciao,


Enrico (EFranceschetti@Synapsis.it)



::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
From : Costantino Grana 2:332/519.11 08 Jun 95 20:44:28

Ciao Renato!

complimenti per la rivista... (sono reduce da tre giorni di lettura...
TUTTI i Telematicus da 0 a 47... forse sono un po'cotto... :-)

Avete smesso l'abitudine di mettere dei sorgenti per volonta' vostra o per
cause contingenti (non ve li mandava nessuno...)?

[OS/2 fuckings ON]

Finalmente qualcuno che ha detto agli OssoDuisti di non romperci i (0gL|0n|
con quella /\/\‚R)/\ di Warp!!!!

[OS/2 fuckings OFF]

Sono piu' gentile di solito... :-)

Ricomplimenti per la rivista.


Adios,

Costantino Grana











############ Le celebrazioni ###
### 3 ### Cinquanta Telematicus... anzi cinquantuno ###
############ .mau. ###

Riassunto:

E bene o male siamo arrivati al cinquantenario! Incredibile.

Malgrado tutte le porcherie che la vita continua a scaricarci
impietosamente addosso lo staff di Telem e' rimasto saldo al proprio
posto. Si, qualche number e' saltato, qualche articolo poteva non
essere il massimo, ma abbiamo continuato sulla nostra mulattiera,
datecene atto *:)

E se abbiamo fatto questo, se ancora adesso continuiamo ada arrancare
faticosamente e con gran sudore su per la china e' solo ed
esclusivamente per la vostra partecipazione, per il fatto che ci leggete
e ci rispondete.

Oltreche' per il mio biglietto da visita... *:)

Comunque a chi avrei potuto dare l'onere della celebrazione se non a
colui - oh spirito pioniere - che un tempo ebbe l'ardire di iniziare il
tutto?

Ecco la prima delle dieci puntate autocelebrative che seguiranno nei
prox number! e noi, al contrario di MC, non ve le facciamo neppure
pagare! *:)

------------------------------------------------------------------------------


CINQUANTA TELEMATICUS... ANZI CINQUANTUNO


Era un mattino di fine giugno. Me ne stavo tranquillo in ufficio alla mia
Sun, impegnato a scrivere un documento di lavoro - alle volte capita anche di
questo, soprattutto a fine trimestre - quando squilla il telefono.

Stacco le cuffiette attaccate al CD-ROM, sollevo la cornetta, e mi ritrovo
a parlare nientemeno che con l'editor-in-chief di telematicus.

Subito il Nostro mi fa: "il prossimo numero sara' speciale" "Come?" faccio
io, "uscira' in tempo?" [NdE: come vedete siamo usciti ancora piu' in ritardo
del solito, questo per non smentire il nostro buon .mau.]

Vi risparmio gli insulti che mi sono arrivati, anche perche' probabilmente
RRE li riscrivera' direttamente come NdE su questo pezzo. [NdE: moi? non mi
sognerais jamais!]

"No, il prossimo sara' il numero 50. E bisogna festeggiarci. Vero che mi
scrivi qualcosa di commemorativo?"


Io, che come molti sanno sono Fondamentalmente Buono, ho subito detto di
si'. Adesso mi sto accorgendo che in realta' non so cosa scrivere
esattamente.

Cos'e' in fin dei conti un articolo commemorativo? uno di quelli dove si
scrive "come siamo/sono stati bravi?" [NdE: bravo! vedi che ci arrivi!]
Vabbuo', fa lo stesso. Proviamo a cominciare di nuovo.

Caro lettore, sul tuo video sta in questo momento la cinquantunesima uscita
di telematicus.

Si', il numero si chiama 50, ma bisogna tenere conto del mitico numero 0,
uscito a meta' novembre 1990 e ancora disponibile per chiunque volesse
downloadarlo. [NdE: ma lo stiamo esaurendo.]

Ah, la differenza con le riviste cartacee... non si puo' nemmeno iniziare
un'adorazione per i pochi residui dei tempi d'oro.

Chi non l'avesse mai visto deve subito essere avvisato; era quasi
completamente diverso da quello che al giorno d'oggi passa per telematicus.

Molto piu' smilzo: 28043 bytes (no, non il pacchetto zippato, proprio la
newsletter vera e propria. Molto piu' scarno: di rubriche non ce n'erano
proprio. Molto piu' monolitico: a parte l'introduzione di Franco Carcillo,
tutto il resto era stato scritto o recuperato in giro dal sottoscritto. [NdE:
Franco non e' sopravvissuto a 50 number di Telem. Attualmente di lui circola
solo piu' un'impalpabile ectoplasma.]

Molto piu' spartano: la realizzazione grafica era stata studiata per
leggerlo a video, e quindi la "pagina", compresa di banner in cima, era di 24
linee... una tragedia per chi voleva stamparselo. [NdE: questo ancora
adesso, a meno che non lo stiate leggendo in HTML.]

L'unica cosa che sicuramente non e' cambiata in tutti questi anni e' la
trafila degli editor nei titoli di testa, tutti con nome rigorosamente
falso-latino.

Visto che sembra che in questi articoli rievocativo-incensivi la parola
d'ordine sia "raccontate qualche pettegolezzo", vi dico qual e' stata l'idea
alla base di questa scelta: i cartoni animati del Roadrunner (Bip-bip,
insomma) e di Vile E. Coyote.

Nei titoli di testa c'era sempre la descrizione dei due protagonisti con
sottoindicata la specie di appartenenza... ovviamente in latino. Cosi' ho
sfruttato il fatto che la parola editor, prima di essere inglese, fosse
latina, e ne e' anche venuto fuori il titolo della newsletter, la cosa che mi
aveva preoccupato di piu'.

Il fatto di non usare l'inglese aveva anche lo scopo di cercare di ampliare
la base di lettura... non so se si sia mai arrivati a cio'.

Ma perche' e' nata telematicus, ti starai chiedendo? Semplice. Perche'
non c'era nulla del genere in italiano.

Non garantisco al 100% che telematicus sia stata la prima e-zine italiana:
SBDI [NdE: recensita in questo *mitico* numero 50] potrebbe forse rivendicare
il primato, ma non saprei dire perche' non l'ho mai seguita. [NdE: non si
puo' fare proprio tutto nella vita *:)]

La filosofia alla base delle due riviste era pero' diversissima: SBDI era
fondamentalmente un contenitore di files legati alla SoundBlaster (suoni,
programmi, ...) mentre telematicus era un unico testo, piu' legato all'idea
cartacea di rivista.

Poi vabbe', si sa che le cose nascono a Torino, poi arriva il solito
bauscia milanese che afferma che la sua rivista - di cui non mi metto a fare
nemmeno il nome: ricordo solo che i primi tre numeri erano usciti seconda
meta' del *1992* e la pubblicazione era ripresa dopo un anno di iato - beh,
tale rivista sarebbe la prima in Italia... Evitiamo i commenti. [NdE: la
rivista in questione e' la recensita CT in Telem048.]

Gli inizi e la continuazione di telematicus? ne parlero' magari per il
numero 100. [NdE: ambizziosetto! *:)]

L'unica chicca che mi sembra meritevole di nota e' ricordare che, in questo
mitico numero zero, avevo chiesto commenti.

L'unica voce stonata era stata di uno che si era lamentato perche' non
avevo per nulla parlato del migliore dei calcolatori esistenti, vale a dire
l'Amiga.

In realta' non c'era nemmeno nulla riguardante PC IBM, Mac, o qualunque
altra architettura.

Comunque io sono un ecumenico, e gli risposi "Guarda, io non ho mai toccato
un Amiga e non intendo cominciare, ma se vuoi tenere una rubrica tu, sei il
benvenuto!"
Detto fatto, nel numero 1 inizio' ad apparire la rubrica VivAmiga,
condotta da... RRE. [NdE: watz questa storia ti deve avere commosso perche'
la ricordi sempre! *:)]

Occhei, divertitevi e scrivete tanti articoli per telematicus!
[NdE: non mancheremo!]


.mau.

Fidonet: 2:334/100.5
2:332/407.909
Internet: mau@beatles.cselt.stet.it


############ Le riviste delle reti ###
### 4 ### SBDI ###
############ Alessio Falsetti ###

Riassunto:

Il buon Martines, megaeditor di SBDI, ha commissionato l'autocrono-
recensione (bel nome, vero?) ad il suo fido scudiero.

Stiamo parlando niente meno che della piu' antica fanzine italiana (a
riguardo leggiti il pecco autocelebrativo dei 50 anni...)

Un grazie a SBDI per la loro cortesia.

From : Enrico Martines 2:335/332.2

Ciao Renato.
Il nostro buon Alessio Falsetti, redattore fin
dall'inizio su SBDi ha provveduto a scrivere
l'articoletto, eccotelo e scusa il ritardo, okay?

CIAO!
Enrico ]]]artines

Permettetemi di aggiungere anche questo pezzo:

From : Alessio 2:335/332.2

Awe a te Enrico!

Eccoti l'articolo per Telematicus. Leggitelo,
modifica, taglia, incolla, cestinalo, facci un po'
quello che ti pare :-)

Oh ma sai che se non le avessi vissute in prima
persona le cose che ho scritto forse non ci avrei
creduto se qualcuno me le avesse raccontate? ;-)
Leggi, renditi conto di cio' che hai creato e...
commuoviti :-)

------------------------------------------------------------------------------

SBDI

Innanzi tutto vorremmo ringraziare Telematicus per l'ospitalita'
dimostrata. Grazie da parte di tutti noi! [NdE: l'onore e' nostro *:)]

SBDI e', forse, la seconda piu' vecchia rivista telematica italiana
(Telematicus gia' esisteva).

Venne ideata da Enrico Martines, all'epoca point e moderatore della defunta
Sound_Card.Ita (oggi Multimedia.Ita), ispirato da SBD, ovvero Sound Blaster
Digest, una rivista telematica inglese dedicata alla Sound Blaster.

Cosi', con l' intento di creare un punto di riferimento per tutti i
computer-musicisti telematici, nel Giugno del 1991 esce il primo numero di
SBDI, ovvero Sound Blaster Digest ITALIA, realizzato da Enrico, Paolo Russo e
"Polipetta".

Nonostante il nome, la rivista non trattava solo di Sound Blaster, ma di
tutte le schede sonore che piano piano, timidamente, cominciavano ad uscire.

Il neonato mensile telematico piacque subito ed iniziarono ad arrivare i
primi nuovi collaboratori: si unirono quasi subito Mario "UnMario" Battacchi
(con la rubrica "Audio&Giochi"), Alex Palmese (con "Recensioni MOD") e
Michelangelo Policarpo (con "Il sintetizzatore FM" un corso sulla
programmazione della SB).

Ben presto si uni' al gruppo Alessandro Scotti, autore del Dr. Track, uno
dei migliori MOD editor dell' epoca (non che adesso sia da buttar via,
anzi...).

Essendo una rivista libera, gratuita e aperta era (e lo e') sempre alla
ricerca di nuovi collaboratori. Io approdai in redazione nel numero 8 con la
rubrica "Gli Altri Dicono..."; da quel di' Sbdi inizio' a cambiare "aspetto".

Infatti, insieme al file di testo, veniva fornito un programma (il reader)
per visualizzare il testo, realizzato da Gianfanco Lanzilli. [NdE: bellissimo
reader che fu l'invidia di Telem *:)]

Non che fosse brutto, ma ero sempre rimasto un po' affascinato
dall'ipertesto e cosi' realizzai il primo lettore ipertestuale per Sbdi.

Fummo i primi ad introdurre l'ipertesto in una rivista.

A quella prima spartana versione ne seguirono altre sempre piu'
perfezionate e apprezzate dai lettori.

Comunque non era solo bella da vedere (che modesti che siamo :-)), ma anche
i contenuti, gli articoli, erano (e sono) interessanti.

Basti pensare che siamo stati i primi a realizzare corsi di programmazione
per la Sound Blaster in Italia; siamo stati i primi a recensire e a mettere a
nudo le potenzialita' della Gravis Ultra Sound, e tante altre cose che non sto
qui ad elencare.

La nostra cara rivista inizio' a destare l'interesse anche da parte di
riviste cartacee; pensate che abbiamo ricevuto due o tre richieste per poter
pubblicare e vendere Sbdi su dischetto in edicola.

L'idea non ci allettava piu' di tanto, soprattutto perche' quello che fino
ad allora era un semplice passatempo, rischiava di diventare un lavoro vero e
proprio e il 90% dei collaboratori gia' lavorava. Quindi una pubblicazione su
disco non l'abbiamo avuta.

Pero' accettammo di farci pubblicare sul Televideo di GBR (TV locale), e,
tempo dopo, in quello Rai (Sbdi era distribuita come telesoftware).

Tra il 1992 e il '93, in Italia, inizia a diffondersi sempre piu' la "moda"
del multimedia.

Iniziarono i primi fermenti in redazione per una possibile versione
multimediale della rivista.

Nell'Aprile del '93 esce il primo numero di SBDI MM, ovvero Sound Board
(non piu' Blaster) Digest Italia Multimedia Magazine, piu' semplicemente Sbdi
Multimedia Magazine.

Era scritto con il Write di Windows e apparirono le prime foto negli
articoli. Dato che eravamo apprezzati anche fuori dall'Italia iniziarono le
traduzioni in inglese dei vecchi numeri, interrotte quasi subito per mancanza
di traduttori volontari.

Intanto molti dei vecchi collaboratori, purtroppo, dovettero lasciarci
(parlo di UnMario, di Scotti, dell'improvvisa "sparizione" di Policarpo), ma
ne arrivarono di nuovi: Giorgio Pompei (con le "Recensioni Midi"), Nico
Costantino (che sostituiva UnMario), Vittorio Cuoco, Domenico Giardini, piu'
molti altri collaboratori "occasionali".

Nell' estate scorsa, dopo quattro anni di incessante attivita',iniziammo a
perdere colpi a causa del tempo libero che ci veniva improvvisamente e
fatalmente a mancare a tutti. Infatti il nostro Enrico si laurea, c'e' chi si
diploma e chi invece e' sotto esami universitari. Al che' decidemmo di
prenderci una vacanza.

Nel Novembre del '94, dopo cinque mesi, rifacciamo la nostra comparsa sulla
scena, ma ci rimaniamo poco: infatti ri-usci' a Dicembre e poi di nuovo un
mese di black out. Ma questa volta il motivo era un'altro.

Febbraio del 1995: Sbdi MM esce su CD-ROM! La prima vera rivista
interamente pensata e realizzata per sfruttare al meglio questo supporto.

Incluse nel CD le demo dei giochi recensiti, foto, filmati, centinaia di
mega di suoni, patch per GUS, driver, giochi shareware etc.

Unica nota che tutto cio' per noi ha un prezzo, per cui, onde evitare di
diventare improvvisamente molto poveri, e' stato il primo numero ad essere
venduto a 15.000 lire.

Purtroppo dato il prezzo troppo basso il nostro editore ha rinunciato (non
ci rientrava con le spese).

Tutto cio' non ci ha affatto scoraggiati! Ci sono speranze per un futuro
ritorno al CD e nell' attesa siamo tornati alla vecchia versione telematica,
in una nuova veste pero': in formato HLP per Windows.

Il risultato e' ottimo, vedere per credere, e se questo non bastasse tra
non molto in HTML su una WEB di Internet. Per essere un semplice rivista
telematica ne abbiamo fatta di strada; abbiamo sempre cercato di migliorarci e
continueremo a farlo. Perche'? Per passione e perche' ci va.

La nuova redazione e' composta da: Enrico Martines, Alessio Falsetti, Alex
Palmese, Giorgio Pompei, Fabio Bizzi, Andrea Plini, Francesca Giuffre', Marco
Migozzi, Nico Costantino e, da Giungo, Paolo Canonici piu' tutti quelli che
vorranno collaborare! Ben accetti soprattutto quelli che sanno giocare
veramente bene a VGAPlanets :-)

Possiamo vantare un glorioso passato, non c'e' che dire... speriamo in
un'altrettanto glorioso futuro.

Questo mese (Giugno) Sbdi compie 5 anni e per festeggiare ci facciamo le
magliette con il nostro logo stampato sopra! [NdE: idea stuppenda! la voglio!]

Alesio Falsetti
2:335/332.2

############ ###
### 5 ### Immagine, testo e ipertesto ###
############ Costa2 ###

Riassunto:

Ho, faticosamente perche' e' dura mettersi in contatto col Costa2,
contattato il Netticus e mi ha assicurato che avrebbe fatto la
recensione del pacchetto - da - latte che Agora' ha messo in giro.

Poi, l'Eco, l'ipse dixit anche del campo telematico, ha colpito ancora:
zampetta veloce!

E questo, signori, e' uno scoop!

Dicono che Eco paghi un'agenzia per farsi recapitare qualsiasi cosa
scritta su di lui (rif.: un po' di number di Totem). Chissa' se gli
arrivera' mai codesto scritto... boh!

Un *grazie* al Costa2 dello skoop!

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Immagine, testo e ipertesto
Conferenza con Umberto Eco alla Triennale di Milano, 17 Giugno 1995.

Prologo

Ore 12.30 di sabato 17 Giugno. Squilla il telefono. "Ciao sono Paolo:
c'e' una conferenza di Umberto Eco sugli ipertesti. Io ci vado: vieni anche
tu?"
- "Certo, a che ora? OK, prendiamo il treno delle 13.58.". E'
cominciata cosi' la mia giornata.

La rassegna "Oltre il villaggio globale"

E' una mostra-rassegna sulla multimedialita' e gli effetti che questa
"nuova" disciplina sta dando e dara' al genere umano, alloggiata alla
Triennale di Milano.

Con mia sorpresa, l'entrata e' gratuita, anche se la manifestazione non e'
stata praticamente pubblicizzata, probabilmente apposta per evitare un grande
affollamento (l'anfiteatro dove si e' svolta la conferenza e' piccolissimo,
poco piu' di 100 posti).

Quello che segue e' un riassunto della conferenza tenuta da Umberto Eco, e
non ha la pretesa di essere esaustivo, ma riflette i contenuti principali del
suo discorso e degli interventi che ne sono seguiti. Non avendo un
registratore, le frequenti citazioni ad opere e personaggi lettrari sono
andate perse nella mia memoria, e non riportero' qui eventuali inesattezze.

I miei commenti personali saranno chiaramente indicati (NdR).

La mostra

Ore 15.05, arrivo alla Triennale. Nello spazio espositivo sono presenti
diverse opere multimediali ed ipertestuali. Si comincia con degli ipertesti
sul cinema e l'arte figurativa.

Il loro maggiore problema e' l'eccessiva ricchezza del testo rispetto al
contenuto iconico e grafemico (1).

Non si puo' pretendere che un visitatore qualunque si legga in piedi una
mappazza (il testo e' di natura critica e piuttosto complesso nei contenuti)
lunga diverse videate senza perdere l'attenzione.

Evidentemente si e' riversato in questi ipertesti del materiale gia'
preesistente tratto dalla carta stampata, cascando giu' dal fico della nuova
tecnologia per salire sull'albero delle vecchie abitudini e delle comodita'.

In secondo luogo si presenta una sorta di scacchiera i cui pezzi, a forma
di stalagmite, disposti a piacere nei quadrati della scacchiera, servirebbero
(il condizionale e' d'obbligo) come input ad una simulazione di crescita di
una citta' attorno a questi 'nuclei'.

I problemi maggiori erano legati alla scarsa comprensibilita'
dell'obbiettivo di fondo di quest'opera, ed all'incredibile lentezza della
simulazione.

Seguono diverse cosucce interessanti. La piu' intrigante dal mio punto di
vista era rappresentata dalla proiezione di diapositive con le immagini della
concezione del futuro nelle varie epoche (specialmente nell'800).

Buffissimo quello che ora sarebbe il proiettore di diapositive, immaginato
come un grammofono a tromba, solo che dal tubo esce l'immagine anziche' il
suono.

Anche una rassegna di prodotti 'ad alta tecnologia' delle varie epoche (dai
primi del '900 ad oggi) merita di essere vista, sia dal punto di vista storico
(il progresso tecnologico) sia da quello critico (le scelte culturali imposte
dalle macchine e viceversa gli accorgimenti per soddisfare esigenze
preesistenti).

La conferenza

Entro nell'anfiteatro, un'ambiente ricavato all'interno della mostra.

Sopra il tavolo dei conferenzieri un diaproiettore mostra incessantemente
immagini difficilmente comprensibili (in una mostra questo e' un trend
consolidato).

Fa un caldo mostruoso, data l'assenza dell'aria condizionata e della
presenza di una rete televisiva a riprendere l'evento (non sono in grado di
dire quale, ma tra gli sponsor c'era anche il Berlusca).

Come le primedonne, Eco arriva con un quarto d'ora di ritardo (oops,
scusate, essendo professore ha il quarto d'ora accademico).

I preamboli della curatrice della mostra sono fortunatamente brevi, ed Eco
comincia la sua prolusione intorno alle 16.00.

Non ho mai condiviso le dichiarazioni di morte nei confronti di media
considerati obsoleti, e sono stato in grande polemica con Marshall Mc Luhan
quando era vivo su questo punto (2).

E' buffo che dopo la sua morte abbia preso il premio Mc Luhan per l'analisi
della comunicazione.

Nel medioevo le cattedrali erano sostanzialmente le televisioni di adesso:
espressioni della forza divina, grandiose illustrazioni delle sacre scritture
(gli affreschi) ad uso della plebe.

Eppure ne' la religione ne' le cattedrali sono scomparse ai tempi di
Gutemberg, anche se tra i prelati c'era chi paventava questo rischio dato che
gli uomini si sarebbero limitati a LEGGERE le sacre scritture anziche' viverle
nei luoghi di culto.

Ancora la radio non ha soppiantato i giornali, e la televisione non ha
distrutto l'industria libraria e nemmeno il cinema (anche se ci ha dato dentro
parecchio NdR). L'introduzione di un nuovo media quasi mai soppianta
un'altro, ma lo integra e ne ridefinisce gli equilibri.

Alcuni media sono stati talmente perfezionati con il tempo che hanno
raggiunto uno stato di perfezione. Ad esempio il cucchiaio ha raggiunto la
sua forma ideale, e nonostante i designer si sforzino di inventare forme
sempre nuove per questo oggetto, a meno che non cambi la forma della bocca,
tutti i tentativi sono tanto belli quanto inutili.

Lo stesso si puo' dire del libro nei confronti dell'ipertesto. Un libro
puo' essere letto dovunque, a letto, in bagno, in barca, in macchina, su una
sdraio, in piedi, seduti, sdraiati.

Un ipertesto per essere letto ha bisogno di un computer, ed i computers
hanno bisogno di energia. Le batterie durano poco, lo schermo non e'
leggibile in tutte le condizioni di luce, ci si stanca la vista, e' meno
immediato.

Certo l'ipertesto possiede alcune caratteristiche intrinseche che lo
rendono interessante per applicazioni ben definite (la possibilita' di una
lettura personalizzata, fornire piu' itinerari culturali), ma la scarsa
ergonomia d'uso ne condizionera' negativamente l'utilizzo su vasta scala.

Cio' nondimeno, l'ipertesto e' molto adatto per la manualistica (testi
tecnici di consultazione, enciclopedie, antologie, raccolte ragionate,
archivi, database) e senz'altro in questo settore ci sara' un grosso impatto.
Dubito comunque che l'uso dell'ipertesto prenda piede all'infuori di questa
sfera d'influenza, e se cio' succedera' sara' a scapito del contenuto.

Non considero l'ipertesto un supporto valido per un romanzo, e la
multimedialita' in se' non aggiunge nulla al valore culturale di un'opera, ma
ne integra solamente i contenuti.

Ho visto diverse opere multimediali, ed ho collaborato personalmente alla
stesura di una pubblicazione di questo tipo. Mi hanno regalato un computer su
cui far girare l'opera finita, ma ora a distanza di solo un'anno questa
macchina e' gia' superata, resa obsoleta ed inutilizzabile con le opere
multimediali piu' recenti.

Questo trend peggiorera' col tempo, e rendera' piu' difficile la
penetrazione nel mercato di opere di questo tipo.

Con un libro tradizionale questo non succede.

Non solo, ma dopo un certo tempo escono le edizioni economiche, ed il
valore culturale rimane comunque intatto.

La tecnologia multimediale non e' ancora abbastanza matura da incoraggiare
uno sviluppo sistematico delle possibilita' date da questo nuovo mezzo.

Indubbiamente devono ancora nascere le persone giuste che mettano in luce
gli aspetti veramente innovativi di queste interfacce, producendo
effettivamente cultura anziche' copiare in forma multimediale pubblicazioni
cartacee preesistenti.

Anche le grandi reti di comunicazione ed il WWW non offrono prestazioni
visibilmente superiori ai libri, ed anche se la potenziale dimensione mondiale
di un unica opera multimediale in continuo aggiornamento e' indubbiamente
stimolante, non ha ancora prodotto risultati culturalmente significativi.

L'intrinseca simmetria della comunicazione (tutti sono potenzialmente
produttori e consumatori di cultura) non portera' con se' a produrre una
moltitudine di autori.

La societa' si dividera' non piu' in base al censo, ma alla possibilita' e
volonta' di produrre o meno informazione.

Una relativamente ristretta compucrazia dara' effettivamente un contributo
creativo alla economia della rete (e della cultura) ma l'altra parte subira'
passivamente, tanto quanto che con la televisione. Sara' una specie di
infernet, oppure, come dice un mio amico genovese, una intrenet.

Interviene Gianni degli Antoni, rettore della facolta' di Scienze
dell'Informazione dell'universita' agli studi di Milano.

Inizialmente argomenta sulla validita' degli ipertesti, citando anche il
processo Cusani come esempio di applicazione non banale degli ipertesti.

Poi (il tono di voce cresce, si infervora e alla fine si arrabbia con Eco)
afferma di non capire questo continuo colpevolismo nei confronti delle reti,
ree di aver fatto da amplificatore a fatti incresciosi o comunque spiacevoli
(dal terrorismo ai virus, NdR).

Eco, colpito da tanta foga esercitata da Degli Antoni, ribadisce: "Se io
dicessi solo cose positive sarei solo uno dei tanti pubblicitari. Pensa se io
andassi ad un congresso sponsorizzato da Gianni Agnelli e dicessi tutto il
bene possibile della macchina.

Questo e' un tipo di operazione che si addice ad un'addetto stampa
dell'ufficio pubbliche relazioni della Fiat, non ad un uomo di cultura che
deve fornire un contesto critico alle trasformazioni della nostra societa'.

Sono ben lungi dal condannare il progresso tecnologico in quanto tale. Uso
spesso programmi di WP, e consulto abbastanza frequentemente banche dati e
database. Sarei solo uno stupido a pensare il contrario. L'importante e'
definire i limiti e gli effetti che questi nuovi media hanno sulle persone."


Seguono altri interventi meno significativi, sia perche' memo 'universali'
sia perche' piu' che domande erano considerazioni piu' o meno arbitrarie su
quanto aveva detto Umberto Eco poco prima.

Certa gente poi (non citata qui) ha toccato veramente il fondo per
banalita' e stupidita'.

Interviene (non ricordo piu' il nome NdR) un redattore di .net, traduzione
italiana di un'omonima rivista inglese (e peraltro la piu' carina in Italia).

Traccia un breve panoramica editoriale in Italia di Internet, e sottolinea
il fatto che le reti sono fortemente democratiche, decentralizzate,
anarchiche.

Aggiunge che secondo lui vi sara' un buon aumento delle iniziative
editoriali on-line.

Replica di Eco: oggi come oggi, per i motivi esposti prima, non ci sono i
presupposti per un mercato abbastanza ampio in Italia. Sono stato ad una
fiera editoriale in USA di recente, ed un'intero padiglione era dedicato alle
varie incarnazioni dell'ipertesto.

L'offerta e' in netto aumento, ma secondo me, a parte la manualistica ed i
giochi, questo tipo di opere non e' destinato ad usurpare il mercato
editoriale cartaceo. Inoltre Eco enfatizza la grande importanza del computer
come strumento didattico nelle scuole.

Il piu' grosso problema oggi come oggi, non sono piu' le disponibilita'
finanziarie per comprare l'hardware, ma formare il corpo docente all'uso delle
nuove tecnologie.

....altri interventi su cui calo un velo pietoso...

Concludo la visita alla mostra con una mezz'ora di surfing con Netscape su
una linea dedicata 64K gentilmente fornita da Telecom Italia.

Costa2
costa@bix.com

############ ###
### 6 ### COMPRESSIONE DATI - PARTE 2/4 ###
############ Diego Roversi ###

Riassunto:

Continua la spiegazione delle tecniche di compattazione.

Abbiamo ricevuto in redazione non pochi apprezzamenti per questi
articoli.

Mitico Diego!

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Compressione Dati.
parte 2/4


Nell'ultima puntata avevamo visto come funzionava l'algoritmo RLE, e i suoi
limiti. Il principale era il suo ristretto campo d'utilizzo, infatti questo
algoritmo non faceva altro che sostituire stringhe formata da caratteri uguali
con un codice opportuno, e sono abbastanza rari i file in cui possiamo trovare
delle sequenze tanto particolari.

In effetti sarebbe meglio codificare delle stringhe che sappiamo si
ripetono spesso nel file. Per esempio si potrebbe scrivere un algoritmo
abbastanza semplice fatto in questo modo:

- analizzo il file per vedere se esistono stringhe che si ripetono,

- codifico le stringhe che si ripetono piu' spesso.

A questo punto ci si chiede: come faccio a trovare quali sono le stringhe
che si ripetono piu' spesso in un file, e come poi le codifico?

La risposta a questo quesito e' tutt'altro che banale. Basta pensare che
un file di soli 4 byte contiene 1 stringa di 4 byte, 2 di 3, 3 di 2, e 4 di 1,
per un totale di 10 stringhe. E' facile vedere che per un file di n byte, le
stringhe che questo contiene sono n(n-1)/2.

Chiaramente a questo punto non e' possibile tentare di analizzare veramente
tutte le possibili stringhe contenute nel file, in quanto il tempo, nel
miglior dei casi crescerebbe con il quadrato della lunghezza del file.

Per evitare questo, e quindi riportare il tempo dell'elaborazione a misura
umana, si puo' decidere di limitare l'analisi ad una porzione di lunghezza
prefissata del file, per esempio quando staremo codificando la stringa alla
posizione i-esima del file possiamo prendere in considerazione i k byte
precedenti, dove k e' la lunghezza prefissata di cui parlavamo prima.

Questa lunghezza andra' scelta tenendo conto che con il crescere di k,
cresce la possibilita' di comprimere meglio il file, ma anche il tempo di
esecuzione.

Vediamo ora come si possono codificare le stringhe trovate precedentemente.

Si potrebbe per esempio fare come nel RLE, i caratteri normali codificarli,
con se stessi mentre le stringhe con una stringa di questo tipo:

<esc><codice> dove per ogni <codice> associo una stringa.

Le difficolta' di questo metodo, sono il dover modificare continuamente il
codice per adattarsi alla porzione di file che cambia, in quanto si sposta man
mano che ci spostiamo nel file. Per non avere un insieme di codici che deve
essere continuamente aggiornato, si puo' utilizzare il seguente sistema:

se si trova una stringa gia' presente negli ultimi n bytes, allora la
codifico nel seguente modo

<esc><posizione><lunghezza>

dove posizione e' riferita solamente alla porzione di file presa in
considerazione.

Dato che stiamo sempre lavorando con byte, posizione e lunghezza varieranno
tra 0 e 255, valori che in genere non sono adatti per avere una buona
compressione, quindi si ricorre a un piccolo trucco per poter variare il campo
di variabilita' di questi due valori senza usare dei byte supplementari.

Si prendano i due byte e se ne consideri la loro codifica binaria:


+-----------------+
| byte 1 | byte 2 |
|12345678|12345678|
+-----------------+
<-----------><-->
| +----> Lunghezza della stringa (0..15).
+-------------> Posizione della stringa (0..4095).


Questi valori sono adatti a gran parte dei casi, ad ogni modo e' possibile,
variarli. In particolare diminuendo i possibili valori della posizione, si
diminuisce la porzione di file su cui fare la ricerca e si aumenta la
velocita', a discapito delle possibilita' di comprimere il file.

Come per il RLE, abbiamo il problema di codificare <esc>, in questo caso si
puo' scegliere di codificarlo come <esc><0><0>, in fatti non ci possono essere
problemi di ambiguita' in quanto normalmente questo codice non viene mai
generato, dato che non a senso codificare una stringa di lunghezza zero.

Non mi soffermero' ulteriormente su questo algoritmo, ma per chi volesse
approfondire questo argomento, consiglio di procurarsi il sorgente del LHArc
che e' possibile trovare su molte BBS, che utilizza proprio questo metodo.

Prima abbiamo scartato la possibilita' di codificare una stringa con un
simbolo, solo perche' abbiamo deciso di usare lo stesso alfabeto per il file
di ingresso e per il file in uscita. Ma se usiamo un alfabeto in uscita piu'
ampio di quello in entrata, allora e' possibile usare i simboli in piu' per
codificare alcune stringhe.





Diego Roversi
2:331/308














############ Internet News ###
### 7 ### Gruppo coordinamento News italiane ###
############ .mau. ###

Riassunto:

Non poteva mancarci lo zampino dell'Editor Princeps nella nascita delle
aree news italiane...

Fonti non certificate mi informano di una certa votazione secondo cui
sarebbe uscito vincitore lo stesso .mau. ... ma non mettiamo in giro
notizie false & tendenziose *:)

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GRUPPO COORDINAMENTO NEWS ITALIANE

Ormai sapete tutti cosa sono le news, e forse sapete persino cosa e'
Usenet.

Nel caso vi foste fatti un pisolino nell'ultimo anno, vi rammento che le
news sono un insieme di aree messaggi (al momento circa 7000) che trattano gli
argomenti piu' disparati, e la rete logica che connette tutti i posti dove
esse transitano e' per l'appunto Usenet.

Notate che fisicamente le news passano ormai su Internet, ma se si conosce
questa fine differenza si fa subito una figura molto migliore.

Detto questo, vengono le dolenti note. I 7000 gruppi di cui parlavo sopra
sono praticamente tutti in inglese. Ad esempio, l'unico in cui si parli in
italiano - piu' che parlare, spesso ci si insulta, ad essere sinceri - e'
soc.culture.italian.

Insomma, se uno con l'inglese se la cava maluccio, e' di gran lunga
preferibile che legga le aree messaggi Fido.

Con la progressiva internazionalizzazione di Internet, pero', le cose
stanno cominciando a cambiare.

Ad esempio, ci sono molti gruppi de.* e fr.*, che sono rispettivamente in
lingua tedesca e francese, ma non sono necessariamente limitati a queste
nazioni - i de.* si possono anche trovare a Pisa... E in Italia? Come al
solito, siamo indietro. Ma almeno cerchiamo di fare qualcosa!

Il 23 giugno c'e' stata infatti la prima riunione del Gruppo Coordinamento
News Italiane, un organismo di volontari eletto con regolare votazione per
posta elettronica che si e' impegnato a creare, sviluppare e propagandare la
neonata gerarchia it.*, che comprende appunto i newsgroup italiani.

Il sottoscritto fa casualmente [NdE: casualmente...] parte di tale gruppo,
potremmo dire in rappresentanza degli utenti qualunque, visto che non gestisco
alcun newsserver a differenza degli altri appartenenti al gruppo.

Ad ogni modo la riunione e' stata assai utile per cominciare a prendere le
decisioni di base per cui un semplice scambio di posta elettronica non e'
sufficiente.

Occorreva infatti definire l'ossatura della gerarchia it.*: a differenza di
Fido, infatti, i gruppi Usenet hanno una struttura ad albero, come un
filesystem.

Si sono anche rifinite le linee guida per decidere come creare un gruppo
nuovo (occorre una richiesta ben specificata che deve venire discussa, e una
votazione per vedere se ci sono abbastanza persone interessate al gruppo) e
alla distribuzione delle news a qualunque server sia interessato a riceverle.

Per la possibile integrazione o inserimento delle aree Fidonet nella
gerarchia it, ... si vedra'.

Insomma, vedremo se col rientro della gente a settembre potremmo finalmente
avere anche in Italia una gerarchia nazionale funzionale!




.mau.

Fidonet: 2:334/100.5
2:332/407.909
Internet: mau@beatles.cselt.stet.it








############ ###
### 8 ### IL GERGO HACKER - PARTE 44 ###
############ Eric S. Raymond & .mau. ###

Riassunto:

Direi che e' spassosissima la gara tra HD!
walking drives
Sono Pazzi Questi Hackers!!

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{= W =}

<wabbit> /wab'it/ [quasi certamente dalla frase immortale di Elmer Fudd
"you wascal wabbit!"] [NdT: aggiungo per l'inclita [NdE: popolino] che il
"rascal rabbit" e' Bugs Bunny, mentre Elmer Fudd e' il tappetto che cerca
sempre di cacciarlo - .mau.] s. Un leggendario hack tra i primi conosciuti,
avvenuto su un IBM System/360 intorno al 1978. Il programma si riproduceva
due volte ogni volta che veniva lanciato, finendo col mandare in crash la
macchina. 2. Per estensione, un qualunque hack che comprende
un'autoreplicazione infinita ma non e' un <virus> o un <worm>. Vedi anche
<cookie monster).

<waldo> /wol'doh/ [probabilmente dal racconto omonimo di Heinlein].
Termine usato ad Harvard al posto di <foobar> come variabile metasintattica o
parola sensa senso qualunque. Vedi <foo>, <bar>, <foobar>, <quux>.

<walk> [da noi si usa traversare] s.,vt. L'attraversamento di una
struttura dati effettiva o <logical>, specialmente una lista linkata nella
memoria <core>. Vedi anche <codewalker>, <silly-walk>, <clobber>.

<walking drives> [dischi che camminano] s. Un occasionale modo di
malfunzionamento dei dischi magnetici, ai tempi in cui erano delle lavatrici
(v. <washing machine>) da 14 pollici. Queste vecchie parti da <dinosaur>o
avevano un terribile momento angolare; la combinazione di un asse disallineato
o dei supporti usurati con le interazioni con piu' o meno attrito col
pavimento li potevano far "camminare" per una stanza, avanzando gli angoli
opposti di un paio di millimetri per volta. C'e' una leggenda su un disco che
cammino' fuori dall'unica porta della sala macchine e la chiuse: lo staff
dovette fare un buco nel muro per entrarvi! Si poteva anche indurre il
camminare mediante certe specifiche pattern di accesso al disco (ad esempio,
una ricerca veloce attraverso tutto il disco, seguita da una ricerca lenta
nella direzione opposta). Si sa che alcune bande di vecchi hacker riuscivano
a scoprire le istruzioni necessarie per fare cio' su alcuni modelli di drive e
facevano delle gare di "velocita'". Non e' uno scherzo!

<wall> [WPI] inter. 1. Un'indice di confusione, di solito detta in tono di
domanda. "Wall??" 2. Una richiesta di ulteriore spiegazione. Confr. <octal
forty>.

Si dice che "WALL?" derivi proprio da "parlare a un muro bianco".
Si usava all'inizio in situazioni in cui, dopo che si era risposto con cura a
una domanda, l'interlocutore ci guardava con la faccia assente, non avendo
capito un tubo di quello che era stato spiegato. A questo punto, gli si
poteva dire "HELLO, WALL?" (noi diremmo "c'e' nessuno qui?") per ottenere una
qualche risposta. In seguito, direttamente chi rimaneva confuso alla risposta
comincio' a dire "WALL" da solo.

C'e' un aneddoto su un bimbo in un ospedale chiamato da
un'infermiera attraverso l'interfono e che rispose "Cosa vuoi, muro?"

<wall time> [tempo sul muro] s. 1. Il tempo del 'mondo reale' (quello
mostrato sugli orologi sul muro), opposto all'idea di tempo del clock di
sistema. 2. Il tempo reale in cui un programma ha girato, opposto al numero
di <clocks> richiesti per eseguirlo (in un sistema a timesharing ovviamente
differiscono, visto che nessun programma si piglia tutti i clock).

<wallpaper> [tappezzeria] s. 1. Un file contenente un listato (p.es.
assembler), o una trascrizione, spec. un file che contiene la trascrizione di
una sessione di login in tutto o in parte. L'idea era che il modulo usato per
tali listati servisse solo per tappezzeria, come evidenziato alla Stanford
University dove era usata per coprire le finestre. [NdT: in ufficio da me
viene invece usata per schermare i neon, oltre che come tovaglia quando si
fanno le festicciole]. Uso: non molto comune ora, spec. visto che altri
sistemi hanno sviluppato altri termini (ad es., PHOTO su TWENEX). Ma dato che
il mondo UNIX non ha un termine equivalente, magari "wallpaper" prendera'
piede. Il termine e' probabilmente nato sull'ITS, dove i comandi per
cominciare e finire la trascrizione su un file erano :WALBEG e :WALEND, con
file di default DSK:WALL PAPER. 2. Lo sfondo usato sulle workstation grafiche
(il termine e' gergale per MS-Windows). 3. <wallpaper file> s. Il file che
contiene l'informazione di wallpaper prima che sia attualmente stampato. (A
volte non si pensa neanche di produrre una reale copia cartacea, visto che si
puo' guardarlo a video, ma lo si chiama lo stesso "wallpaper file").

<washing machine> [lavatrice] s. Vecchio tipo di hard disk in cabinet
appoggiati a terra. Chiamati cosi' a causa delle dimensioni del cabinet e
dell'accesso "carica dall'alto" ai dischi veri e propri - e, naturalmente,
essi erano sempre messi in "centrifuga". L'idioma di lavatrice trascende le
barriere linguistiche; e' persino usato nel gergo hacker russo. Vedi <walking
drives>. Gli spessi cavi che li connettevano erano chiamati "bit hoses"
[manicotti per i bit].

<wedged> [conficcato] agg. 1. Essere piantato, incapace a proseguire senza
aiuto. Questo e' diverso dall'essere <crashed>. Se il sistema e' andato in
crash, e' diventato totalmente non funzionante. Se il sistema e' w., sta
cercando di fare

  
qualcosa ma non riesce a fare progressi; puo' essere in grado
di fare qualcosa, ma non e' pienamente operazionale. Per esempio, il sistema
puo' diventare w. se il controller dei dischi si scassa; ci sono delle cose
che si possono fare senza usare i dischi, ma non molte. Essere w. e'
leggermente meglio che essere <hung>. Vedi anche <gronk>, <locked up>,
<hosed>. 2. Questo termine e' usato a volte per descrivere una condizione di
<deadlock>. Spesso si riferisce a umani che hanno dei malintesi. 4. [UNIX]
Usato specificatamente per descrivere lo stato di un TTY lasciato incasinato
per avere abortito un programma a tutto schermo o uno che ha pastrocchiato con
i parametri di linea. 5. <wedgitude> (wedj'i-tood) s. La qualita' o stato di
essere w.

<weeds> [gramaglie] s. Si riferisce a progetti di sviluppo o algoritmi che
non hanno alcuna rilevanza o applicazione pratica. Usato in frasi come
"L'analisi lessicale per il microcodice e' proprio w. ..."

<Weenix> [ITS] s. Termine insultante per <UNIX>, derivato da <UNIX weenie>.

<well-behaved> [che si comporta bene] agg. 1. [princ. <MS-DOS>] Detto di
software che si conforma alle linee guida e standard di interfaccia al
sistema. Del software w.-b. usa il sistema operativo per incarichi come
input di tastiera, allocazione di memoria e grafica. Opp. <ill-behaved>. 2.
Software che fa il suo lavoro in maniera quieta e senza effetti
contriointuitivi. Detto spec. di software che ha una specifica di
interfaccia sufficientemente semplice e ben definita che puo' essere usato
come un tool da parte di altro software.

<well-connected> [ben connesso] agg. Detto di una installazione di
calcolatore che ha collegamenti di email affidabili con la rete, e/o per cui
passa un'altra frazione dei gruppi <USENET> esistenti.

<wetware> [prob. dai racconti di Rudy Rucker: potremmo dire "umidware"] s.
1. Il cervello umano, in opposizione all'hardware o software dei calcolatori
(come in "Il w. ha al massimo 7 +/- 2 registri). 2. Esseri umani
(programmatori, operatori, amministratori) attaccati a un sistema di computer.

<what> [che cosa] s. Il carattere 'punto interrogativo' ('?'). Vedi
<ques>. Uso: raro, e particolarmente in coppia con <wow>.

<wheel> [dal Twenex: ruota] s. Un utente privilegiato o <wizard> (sign.
#2). Il termine fu inventato col sistema operativo TENEX, e portato sul
<TWENEX>, Xerox-IFS, e altri. [NdT: ad esempio, su SunOs il gruppo
dell'utente root era wheel - .mau.] E' entrato nella cultura UNIX dal TWENEX,
e ha guadagnato popolarita' (spec. presso le universita'). I bit di
privilegi sono a volte detti "wheel bits". L'essere su un logon privilegiato
e' a volte detto "wheel mode". Vedi anche <root>.

<White Book> [Libro bianco] s. Sin. di <K&R>.

<WIBNI> [Bell Labs, Wouldn't It Be Nice If: non sarebbe bello se] s. Cio'
di cui molti documenti di specifica o richieste sono composti. Confr.
<IWBNI>.

<widget> s. 1. Una metacosa. Usato al posto di un oggetto reale in esempi
didattici (spec. tutorial sulle basi dati). La leggenda dice che i w.
originali erano segnaposto per delle fruste. 2. [poss. da "window gadget"]
Un oggetto di interfaccia utente in nell'interfaccia grafica X.

<WIMP environment> s. [acronimo da Window, Icon, Mouse, Pointer: ma wimp
significa "imbranato"] Un ambiente basato su un'interfaccia utente grafica,
come descritto da un hacker che preferisce le interfacce a linea di comando
per la loro superiore flessibilita' ed estensibilita'.

<win> [dal gergo MIT] 1. v. Riuscire. Un programma vince se non capita
nessuna condizione inaspettata. 2. Successo, o una sua specifica istanza.
Un'uscita piacevole. Una <feature>. 3. <big win>: s. Serendipity. Forme
enfatiche: "moby win", "super win", "hyper-win" (spesso usato come risposta a
mo' di interiezione). Anche "suitable win" e' comune al MIT, di solito in
riferimento a una soluzione soddisfacente di un problema. 4. <win big> v.
Sperimentare la serendipity. "Sono andato a fare spesa e ho won big; c'era
un'offerta 'due al prezzo di uno'. 5. <win win> inter. Esprime piacere per
un <win>. Opp. <lose>.

<winner> 1. s. Una situazione, programma, programmatore o persona
inaspettatamente buona. 2. <real winner>: Spesso sarcastico, ma anche usato
come segno di alto rispetto.

<winnitude> /win'i-tood/ s. La qualita' di vincere (il risultato del
vincere sarebbe "winnage"). "E' davvero grande! Ragazzi, che w.!".

<wirehead> s. [testa a fili: prob. dal gergo teorico SF per un dispositivo
elettrico di stimolazione di un cervello] 1. Un hacker hardware, spec. uno
che si concentra sull'hardware per le comunicazioni. 2. Un esperto nelle reti
locali. Un w. puo' anche essere un mago nel software di rete, ma avra' anche
l'abilita' di trattare l'hardware di rete, fino ai piu' minuti componenti. I
w. possono ad esempio mettere su un terminatore di Ethernet partendo da un
gruppetto di resistenze.

<wish list> [lista dei desideri] s. Una lista di feature desiderate o bug
fix che probabilmente non sara' messa a posto per un po' di tempo, di solito
perche' il responsabile del codice e' troppo occupato o non riesce a vedere un
modo pulito per farlo.

<wizard> [mago] s. 1. Una persona che sa come un pezzo complicato di
software o hardware funziona (cioe', lo grocca: vedi <grok>); spec. qualcuno
che riesce a trovare e correggere in fretta dei bachi in un'emergenza. Il
termine differisce un po' da <hacker>. Si puo' essere un hacker se si ha
delle abilita' generali di hacking, ma si e' un w. rispetto a qualcosa se si
ha una conoscenza dettagliata specifica di tale cosa. Un buon hacker puo'
diventare un w. per qualcosa, se gli si lascia il tempo di studiarla. 2. Una
persona che puo' fare cose proibite alla gente ordinaria. Per esempio, un
Adventure wizard a Stanford puo' giocare ad Adventure durante il giorno, il
che e' proibito (il programma si rifiuta semplicemente di partire) alla
maggior parte delle persone perche' consuma inutilmente troppi cicli (v.
<cycle>). 3. Un esperto UNIX, spec. un programmatore esperto sotto UNIX.
Questa accezione e' cosi' usata che "UNIX Wizare" e' una posizione di lavoro
riconosciuta in certe aziende e per la maggior parte di chi offre lavoro.
Vedi <guru>.

<wizard mode> [dal gioco nethack] s. Un modo speciale di accesso a un
programma o sistema, di solito con password, che permette ad alcuni utenti
privilegi divini. Generalmente non usato per i sistemi operativi stessi (si
preferisce <root mode> o <wheel mode>).

<wizardly> agg. Che riguarda i maghi. Una <feature> w. e' tale che solo
un mago puo' comprendere o usare propriamente.


tradotto da .mau.
Fidonet: 2:334/100.5
2:332/407.909
Internet: mau@beatles.cselt.stet.it

############ ###
### 9 ### Progetto Formicaio ###
############ Francesco Pittoni ###

Riassunto:

Del progetto Formicaio - nato in una serata all'osteria - ne abbiamo
parlato spesso (Telem 36, 43, 44, 36, 49).

E torniamo a parlarne ancora per sapere come stanno andando le cose
dalla voce del mitico coordinator Francesco.

------------------------------------------------------------------------------

PROGETTO FORMICAIO


Il progetto Formicaio sta proseguendo 'a gonfie vele'.

In questo momento la rete e' formata da 3 BBS di cui pero' solo uno e' in
linea con modem parecchie ore al giorno. Gli altri due sono accessibili con
dischetto in modo estremamente semplice grazie a procedure guidate da batch
files. Periodicamente questi due BBS scambiano la posta, tramite modem, con
l'Hub. La gran parte delle aree sono condivise.

Sono attualmente coinvolte nell'esperienza tre scuole piu' altri utenti
singoli esterni, per un totale di oltre 270 utenti (ragazzi di elementari e
medie, insegnanti dalla materna alla media, qualche operatore sociale e
qualche genitore).

Ci sono circa 45 utenti con modem (in gran parte ragazzi di elementari),
mentre gli altri si servono di un dischetto personale, in cui sono conservati
i dati necessari per i collegamenti e i propri msg.

Sono svolte poi delle attivita' di avvio alla comunicazione tramite
messaggistica che si avvalgono di bacheche, con interscambio di biglietti e
disegni. Queste attivita' sono attuate fin dalla scuola materna e seguono uno
specifico percorso didattico.

Si collabora con il progetto mondiale KIDLINK, e alcuni progetti nazionali
fra cui il FAHRENHEIT 451. Resta ancora molto difficile stabilire contatti
con altre scuole perche' ancora non abbiamo trovato interlocutori che attuino
la comunicazione con la diretta gestione da parte dei singoli utenti della
messaggistica. In genere, nei progetti con cui siamo entrati in contatto, la
comunicazione viene mediata e concentrata dagli insegnanti.

Per quanto riguarda il software, il BBS in linea utilizza POP, MAX, SQUISH
e alcune utility, gli altri MAX, SQUISH e POLLICINO. Gli utenti utilizzano
SCRIPTA (appositamente adattato da Andrea Matta al Formicaio e offerto
gratuitamente ai ragazzi) e TOY (per i collegamenti sia in locale che con
MODEM).

Di fondamentale aiuto e' stato Herve Miozzo che mi ha aiutato a configurare
la rete e mi ha risolto diversi problemi tecnici sorti nel tempo. Un
ringraziamento anche a Marco Bisioli che ha messo a disposizione gratuitamente
Pollicino utilizzato dai nodi.

Intorno al progetto l'interesse e' molto grande e spesso mi capita che mi
vengano chieste informazioni. Le maggiori difficolta' sono comunque quelle
legate all'aggiornamento degli insegnanti. Il progetto Formicaio non si
rivolge infatti ad insegnanti che abbiano per tradizione competenze
specifiche, ma ad ins. di materne, elementari e medie che non hanno alcuna
infarinatura informatica.

Per questo sarebbe piu' che mai importante che si riprendesse il lavoro di
realizzazione di un ipertesto che spieghi il funzionamento della messaggistica
con BBS.




/// Francesco


Francesco Pittoni
2:333/511.40












############ Vivamiga ###
### 10 ### Internet, Amiga & C ###
############ Marco Musso ###

Riassunto:

Come l'Amiga, cosi' anche il buon Marco si e' svegliato dal sopore che
aveva ormai avvinghiato con schelettriche dita tutto l'enturage
(scusate, non mi e' venuta molto bene).

Comunque sembra che l'Amiga rivivra'.

Vorrei fare un po' di frecciatine, ma le tralascio.

Leggetevi le news del mondo Amiga.

& un grazie a Marco...

------------------------------------------------------------------------------

Internet, Amiga & C

Il buon Renato pare non ricordare la posizione predominante (non certo a
livello di mercato :-) dell'Amiga e mi ha chiesto di scrivere questo articolo
per il Telematicus...

Ebbene, andro' ora ad allietarvi con alcune novita' che riguardano questa
piattaforma.

Cominciamo con un esame dei programmi disponibili per Amiga per
visualizzare e/o comporre documenti HTML.

Iniziamo subito col dire che creare documenti HTML con Amiga e' facile
anche se non graficamente accattivante come su SGI o Mac :-)

Esiste una accoppiata ottima tra l'editor di testi GoldED e Heddley, un
programma a se stante che comunica con l'editor tramite ARexx. Heddley mette
a disposizione i classici tag HTML e basta un click per inserirli nel testo.
La soluzione e' flessibile e semplice e secondo me e' sufficiente anche
perche' l'HTML e' veramente semplice e non ci vuole una gran scienza per
scrivere dei documenti in questo formato, il difficile verra' con il VRML ma
questa e' un'altra storia...

Esiste un solo (per ora) browser grafico che si chiama AMosaic ed e' basato
sul sorgente di NCSA Mosaic, usa la MUI (Magic User Interface) e i datatype
(quella "banalissima" feature dell'AmigaOS che permette ad un qualsiasi
programma di leggere tutti i tipi di documenti per cui esista un datatype).
E' attualmente disponibile in versione 1.4beta ma uno degli autori, Michael
Fisher, mi ha detto che e' in lavorazione la 2.0 definitiva (molto carina da
vedere e piu' stabile delle precedenti).

Lo sviluppo di AMosaic purtroppo non e' mai stato eccelso in quanto a
velocita' e quindi ultimamente la comunita' Amiga ha cercato conforto nei
browser per le altre piattaforme (magari usando Netscape su un Mac emulato
:-).

Grande scalpore ha suscitato in questi giorni (inizio giugno) la notizia di
IBrowse (il nome non e' ancora definitivo) un nuovo browser che si annuncia
stupendo ma con un piccolo difetto: il team di sviluppo e' lo stesso di
AMosaic e Michael Fisher (sempre lui :-) mi ha detto che IBrowse potrebbe
vedere la luce anche tra un anno...

Esiste anche un porting di Lynx (ovviamente si chiama ALynx) che funziona
perfettamente, ma ovviamente solo in modo testo. [NdE: Lynx e' un lettore
dello standard HTML solo in modo testo.]

Detto cio', tornati con i piedi per terra, in ogni angolo del mondo sono
sorte molte iniziative per chiedere a Netscape, NCSA, Sun & Co. di fare il
porting dei loro prodotti per Amiga anche alla luce della neonata Amiga
Technologies (rumore di fondo, come di sorpresa).

I piu' informati tra voi lettori probabilmente sapranno che un annetto fa
la Commodore (anche nota come CBM :-) e' andata in liquidazione volontaria
bloccando di fatto il mercato Amiga. Tutti gli amighisti del mondo, contenti
di questo fatto se non altro perche' la Commodore aveva fatto gia' troppi
danni, hanno cominciato a sperare che il nuovo proprietario del marchio e
della tecnologia Amiga avrebbe fatto qualcosa di buono per questa stupenda
macchina...

Ebbene, al 21 aprile di quest'anno e' finita la parte burocratica della
faccenda (vi risparmio un anno di ceri accesi, di preghiere, di scongiuri e
consultazione da maestri dell'occulto :-) e la ESCOM (nota casa tedesca
produttrice di PC) ha rilevato completamente il tutto... Subito dopo la ESCOM
ha dato vita ad Amiga Technologies che si occupera' della linea Amiga mentre
il nome Commodore verra' utilizzato esclusivamente per la produzione di PC (ed
e' la cosa che si merita :-)

Le prospettive per il futuro sono entusiasmanti: a settembre dovrebbero
essere messi in vendita di nuovo CD32, A1200 e A4000 quest' ultimo che un look
decisamente piu' aggressivo (se avete visto le immagini del prototipo direi
che e' in SGI-style :-) e con processori dal 68030 al 68060 (in versione tower
con Fast SCSI-2). E inoltre: nuovi processori RISC, AmigaOS multipiattaforma
ecc... insomma le premesse ci sono bisogna vedere come e se verranno
realizzate.

Inutile dire che sono in ballo gia' un sacco di contatti con ex-impiegati
CBM e che il Dr. Piter Kittel (ex-dirigente della CBM-Germania) e' a capo del
settore marketing.

Potrebbe pero' passare un po' di tempo prima che in Italia si veda
veramente qualcosa muoversi, comunque e' ferma intenzione della ESCOM
riguadagnare il tempo perduto gia' a partire da questo Natale.

Il fatto che il futuro dell'Amiga sia in mani tedesche non puo' che fare
piacere, il mercato tedesco si e' sempre dimostrato all'avanguardia sia come
produzione di come supporto per questa macchina.

Be', spero di avere fatto una panoramica veloce e concisa anche se
andrebbero dette molte altre cose... be', alla seconda puntata !

[NdE: aggiunta dell'ultimo minuto:]

... ah! per esempio e' ufficialmente in vendita il nuovo A4000T: look da
Silicon, SCSI II fast on board, 040 a 25Mhz... unica nota dolente il prezzo:
3500$




/Marco/ /Musso/
*Fidonet* 2:334/21.9
*Amiganet* 39:101/402.9
*Internet* musso@di.unito.it [PGP key available]
Home Page: http://www.di.unito.it/pub/WWW/www_student/amiga/








############ NOTIZIE FIDONET REGION 33 ###
### 11 ### NEWS ###
############ AAVV ###

Riassunto:

Intanto abbiamo un vecchio collaboratore (il simpatico Cicci Serra) che
e' diventato moderatore dell'area MSDOS.ITA! I migliori auguri da parte
della redazione.

Poi il mio carissimo omonimo, Davide Rolando, mi segnala che la sua BBS
ha alcune particolari caratteristiche...

Ed infine le sparute news del mese.

------------------------------------------------------------------------------
From : Cicci Serra 2:335/225.4

Hi Renato!

Cosi' alla prox. NetCon mi darai un po' piu' retta... comincia la mia
scalata al mondo FidoNet, oggi la MSDOS.ITA, domani lo ZC! :-) ;-) :-)

=============================================================================
* Inoltrato da Cicci Serra (2:335/225.4) usando GoldED 2.41+
* Area : NETMAIL (Netmail Folder FidoNet)
* Mitt.: Marcello Ardini, 2:332/418.1 (16 Giugno 18:24)
* Dest.: Cicci Serra
* Sogg : ** moderatore MSDOS.ITA **
=============================================================================
Da oggi sei il nuovo moderatore della MSDOS.ITA, nel caso non l'avessi gia'
per altri motivi hai diritto di accesso alla ECHOSER.033.

Contatta Luigi per le consegne.

Ciao.

[-----> Bye Bye, by Marcello - quasi :-) Regional Echomail Coordinator 033

-+- Mercurio 1.14b1

=============================================================================

Bios bios

Cicci
cserra@synapsit.it
2:335/225.4

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
From : Davide Rolando 2:332/206

Se vi interessa ... sto mettendo su la piu' grande BBS mai vista 8-)))
dedicata alle immagini piu' o meno sexy di modelle, attrici ... Sto
saccheggiando in lungo e in largo Internet ... GIF.LZH per la lista !

Ad oggi ho raccolto e selezionato circa 4500 immagini (460Mb) in gran parte
rappresentate da una sterminata raccolta di immagini di modelle, attrici in
versione sexy.

Inoltre ho creato numerose aree speciali per alcune attrici/modelle :

AREA SPECIALE - Angie Everhardt.....
AREA SPECIALE - Cindy Crawford......
AREA SPECIALE - Claudia Schiffer....
AREA SPECIALE - Erika Eleniak.......
AREA SPECIALE - Elle McPherson......
AREA SPECIALE - Kate Moss...........
AREA SPECIALE - Madonna.............
AREA SPECIALE - Pamela Anderson.....
AREA SPECIALE - Patricia Ford.......
AREA SPECIALE - Paulina Poritzkova..
AREA SPECIALE - Sherilyn Fenn.......
AREA SPECIALE - Sharon Stone........
AREA SPECIALE - Stephanie Seymour...
AREA SPECIALE - Vanessa Paradis.....

Ciao

> Davide Rolando * Sysop Animal House Bank * ### I.S.N. ### <

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

*** NET 331 ***

** !NESSUNA NUOVA! **


*** NET 332 ***

** !NESSUNA NUOVA! **


*** NET 333 ***

From : Herve Miozzo 2:333/511 03 Jul 95 05:40:22

Hello Renato!

Un saluto ed un augurio di lunga permanenza in Fidonet ad un nuovo SysOp
che e' entrato da poche settimane in rete. Si tratta di Emanuale Pucciarelli
con il nodo 2:333/505. Credo si tratti del piu' giovane SySop del nostro Net.

Aloha !!

(Compuserve : Erve Miozzo 100411,2234)
2:333/511.20000


*** NET 334 ***

Il 'buon' Franco Carcillo, pietra miliare di Fido italiana, ha tentato di
riesumare TAM-TAM.

La sua azione poco convincente, avvalorata dal fatto che il Carcillo
attualmente non ha neppure un indirizzo di mail, non ha sortito alcun effetto
degno di nota.


*** NET 335 ***


From : Enrico Franceschetti 2:335/212 06 Jul 95 05:58:46

RR> ci sono NEWS ?

Be', per questo mese direi di no...

Il caldo e l'umidita' imponente :( hanno un poderoso effetto calmante su
tutti noi, e le attivita' del net tendono ad assumere una posa rilassata in
attesa delle sospirate ferie estive.

Per rivedere un briciolo di fermento dovremo attendere le fresche brezze
autunnali, che sgombreranno i monitor e le tastiere dalle opprimenti gocce di
sudore imposte dal solleone.

Per intanto, allora, un saluto dal net 335 a tutti i lettori e redattori
del Telematicus con l'augurio di godersi l'estate e le sue avventure... per
una volta all'anno, il computer puo' attendere! :))

Ciao!!


Enrico
(EFranceschetti@Synapsis.it)
2:335/212.1







******************************************************************************
Telematicus e' formattato a 80 caratteri su 22 righe.
Per stamparlo correttamente *non* usare i font proporzionali.
******************************************************************************

Il number di TELEMATICUS stato corretto con:

Spellita v1.1.5b2 di Marco Minardi (2:332/402.32. Via G. Battisti 8 47100
Forli') (versione registrata)

e redatto con :

BOXER 6.0a per OS/2 di Boxer Software (Po Box 3230. Peterborough - NH 03458)
(in prova).
BREEZE 5.0 (Kevin Solway. Po Box 207. University of Queensland. St. Lucia
QLD 4067. Australia) (In prova).

Esistono ben 2 lettori di Telematicus per Mac (Telem 47, 43) ed uno per DOS
(Telem 43). Quello per DOS legge attualmente solo fino a pag. 99, quindi con
tale lettore mettete 99 al posto di 124 sia nella riga 1 che 22.

******************************************************************************

Telematicus si puo' trovare:
IN TUTTI I NODI I.S.N. (1)
IN TUTTI I NODI MULTINET (2)
e su Internet:
beatles.cselt.stet.it:/pub/Italia/telem (3)
ftp://tw.agonet.it/e/ftp/pub/riviste/telemat (4)


Assieme alla rivista ho inserito ISN-NODE.*, la lista di tutte le BBS
appartenenti ad ISN.

(1) Grazie a Davide Rolando (2:332/207), fondatore della rete I.S.N.: (Italian
Shareware Network)
(2) Grazie alla cortesia di Giulio Cipriani (2:331/334), direttore di Fear,
fanzine di diritto telematico (Telem048).
(3) Grazie a .mau. (mau@beatles.cselt.stet.it)
(4) Grazie ad Angelo Politi (a.politi@agonet.it), editor della rivista let-
teraria DADA (Telem049) (si trova anche la sua rivista, oltre a molte
altre in: ftp://tw.agonet.it/e/ftp/pub/riviste/dada).

#### End of TELEM050 ####

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