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LE TRE PASTORELLE

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Published in 
LEGGENDE SARDE
 · 5 Dec 2022
LE TRE PASTORELLE
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Tanto e tanto tempo fa, in Sardegna, viveva un vecchissimo pastore, ormai vedovo da tanti anni.
Costui aveva tre figlie, una più bella dell'altra, che erano la sua consolazione e la sua gioia.
Quel buon vecchio padre sentiva che la lunga vita trascorsa già si avviava all' inesorabile traguardo e, giacché non possedeva che un piccolo gregge e una minuscola casetta, saggiamente si preoccupava di trovare una sicura sistemazione alle tre figliole una volta che lui non ci sarebbe stato più.
Non distante dalla casa del vecchio pastore, proprio sulla cima del monte, si ergeva uno splendido castello, che nella sua imponenza pareva dominare tutta quanta la vallata, che sotto di esso si stendeva sterminata.
Vi abitava un bello e giovane signore che non amava troppo frequentare la gente del luogo ; raramente lo si vedeva uscire dal suo castello, e non si era fatto amici.
Forse per questo i pastori, di animo certo più semplice e gioviale, non vedevano di buon occhio quel signore introverso e solitario, ed evitavano di avvicinarlo.
Certo però, che era proprio ricco !
Fu solo l' amore per le tre adorate figlie che suggerì al preoccupato pastore, un giorno, l' idea di prendere la sinistra via del castello.
Avanzava lentamente, e la sua schiena già curva sembrava volersi spezzare per la fatica che gli procurava quella strada impervia e in salita. Finalmente giunse e, dopo un attimo di esitazione, busso` due, forse tre volte, sul grande portone.
Gli aprì il giovane signore in persona il quale, occorre dirlo, lo accolse in modo davvero cordiale ed educato. Lo fece sedere, riposare, gli offrì da bere, quindi gli disse : - A che debbo, mio buon amico, una così gentile e gradita sorpresa ? Non viene mai nessuno quassù ; deduco perciò debba trattarsi di cosa veramente importante. Parlate, dunque, non abbiate timore ! -
Il vecchio pareva imbarazzato.
Forse temeva che l' offerta di una delle sue tre figlie come futura moglie potesse offendere il ricco signore, abituato certo a frequentare dame ben più colte e raffinate delle sue pur belle figliole ; e che questi, perciò, potesse mutare l' atteggiamento fin' ora rivoltogli, davvero amichevole e gentile.
Ma si sbagliava il povero padre. Poiché quel raffinato signore non solo si dichiarò onorato di ricevare una tale offerta, e cioè di sposare una delle tre belle fanciulle, ma promise anche che avrebbe generosamente provveduto al sostentamento delle altre due.
Il buon uomo si diresse verso la propria umile dimora che pareva volare e, giuntovi, tutto contento diede la lieta novella alle tre ragazze che lo avevano atteso con ansia. Tutte e tre si dissero disponibili a sposare il ricco signore, sicché si decise che avrebbe stabilito egli stesso quale delle tre sorelle sposare.
Scelse la maggiore il bel signore, e tra la gioia di tutti e la commozione del vecchio padre i due giovani si sposarono e andarono a vivere nell' imponente castello che domina la vallata.
Lì il giovin signore colmo` la bellissima sposa di doni e di attenzioni, le cinse la bianca fronte di una magnifica rosa rossa, quindi le disse: - Sposa adorata, la mia casa è adesso la tua casa, i miei servi sono adesso i tuoi servi. Tutto ciò che io posseggo, anche tu lo possiedi ; solo ti chiedo di non entrare mai nella stanza che si trova in cima alla torre più alta, poiché essa ti è vietata ! -
La donna, obbediente e fedele, promise allo sposo generoso che mai, per nessun motivo, avrebbe osato aprire quella porta se questo era il suo volere. Così fece, infatti, e i due giovani vissero felici per diverso tempo.
Ma un triste giorno, forse annoiata per l' assenza del marito partito per un viaggio che troppo si prolungava, la giovane non seppe resistere alla tentazione di aprire quella porta, ed entrò nella stanza proibita. Cosa vide mai ! L' Inferno si nascondeva in quella stanza ! E il marito, tramutato in demonio, crudelmente vi tormentava le anime dei condannati.
Benché terrorizzata, l' incauta fanciulla riuscì a trovare la forza di chiudere la porta dell' orribile stanza senza che venisse scoperta ; poi, cercando di mostrarsi disinvolta, attese il ritorno del marito. Ma questi, tornato a casa, immediatamente si accorse che la rosa rossa, causa il fuoco infernale, si era seccata per il gran calore.
Così forte ti attanagliava il desiderio di conoscere il segreto di quella stanza ? - tuonò il demonio, che aveva gli occhi rossi di sangue - bene, sarai accontentata, poiché è là dentro che vivrai per l' eternità ! - E, pronunciate le terribili parole, incateno` la bella moglie e la rinchiuse nella stanza infernale ; quindi si preparò a partire, intendendo recarsi alla casa del vecchio suocero. Giuntovi, così gli disse : - La leggiadra figlia vostra, unico amore della mia solitaria vita, colpita da un male crudele e incurabile è deceduta improvvisamente. Ma, benché affranto dal dolore, io sono sin qui venuto per mantener fede alla promessa di occuparmi delle altre due vostre figliole.
Perciò vi chiedo, mio buon amico, di concedermi in sposa la seconda delle vostre belle figlie ! -
La triste notizia quasi spezzò il cuore del vecchio genitore il quale, tuttavia, non trascuro` il suo dovere di padre ; perciò concesse che anche la sua secondogenita sposasse il ricco signore e andasse a vivere con lui nel grande castello.
E lì pure lei visse la terribile esperienza della stanza infernale ; il diavolo la imprigiono` poi, ancora una volta, parti` per recarsi alla casa del vecchio. Il quale, ignaro di quanto fosse realmente accaduto alle sue figliole, permise a quell' uomo di portar via con sé anche l' ultima delle tre sorelle : la più giovane e la più amata.
Quindi restò completamente solo,in melanconica attesa della morte.
La terza moglie del ricco signore però, sebbene giovane e inesperta, era assai più furba delle sfortunate sorelle.
Infatti, benché pure lei, come le altre, non seppe resistere alla tentazione di varcare la soglia della stanza proibita, ebbe però l' accortezza di levarsi prima la rosa rossa dalla fronte. Cosicché il marito, ritornato a casa , vide il fiore ancora fresco e non sospetto` nulla.
Intanto la giovane donna pensava a come fare per liberare le sue sorelle. Infine trovò.
Raccontò al marito di sentirsi enormemente triste per il fatto che il vecchio padre, rimasto solo, conduceva certo una vita disagiata.
Perché non inviargli una cassa ricolma di denari, di cibi e di vestiti ? L' uomo acconsentì e diede ordine ai suoi servi che facessero quanto la giovane sposa avesse comandato.
Ma durante la notte l' astuta fanciulla liberò le due sventurate sorelle e le fece entrare nella capiente cassa.
Al mattino, poi, ordinò ai servi che la recapitassero immediatamente alla casa del vecchio padre suo. Obbedirono i servi fedeli, e le povere ragazze poterono finalmente riabbracciare il vecchio genitore, che non stava più nella pelle dalla contentezza.
Intanto, per salvare anche sé stessa, la più giovane delle tre sorelle usò ancora lo stesso stratagemma. Solo questa volta chiese al marito che fosse lui stesso a consegnare la cassa al vecchio padre suo.
Ancora una volta l' uomo acconsentì.
Ma, giunto alla casa del suocero, si trovò dinanzi le due prime mogli ; le quali immediatamente gli gettarono addosso un intero secchio di acqua benedetta.
Il diavolo fuggì urlando di dolore, e le tre sorelle, scampato il pericolo, vissero la loro vita con maggiore prudenza.

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