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11 Ex-IT: Come costruirsi una carriera all'estero in 7 e semplici passi

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 · 14 Oct 2023
11 Ex-IT: Come costruirsi una carriera all'estero in 7 e semplici passi
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1. Se è possibile converti il tuo titolo abilitativo e/o di studi e iscriviti all'albo degli architetti di quel Paese.
Ricordati sempre che il tuo timbro, è il tuo potere.

2. Capisci a quale ruolo devi applicare.

Prima di tutto devi informarti un attimino sul paese e capire esattamente a quali compiti di riferisce la parola architetto piuttosto che quella da ingegnere, o di disegner e così via.

In Italia siamo abituati a non prestarci troppo caso perché le differenze tra un architetto e un ingegnere sono minime.

Il lavoro che può firmare un timbro rispetto a quello che può firmare l' altro timbro si sovrappone al 90% o forse anche più.

Ma teniamo presente che questo non è vero ovunque.

In alcune parti del mondo l'architetto è una persona che si occupa più del fit-out dell' edificio occupandosi di tutta quella parte della superficie (se così possiamo definirla) e che va a colpire l'occhio, l'orecchio e il tatto dell' utente finale e lascia tutta la parte più strutturale, tecnica e di realizzazione della delimitazione dello spazio alla figura dell'ingegnere.

Questo non è vero per esempio in Italia.

Ecco che dunque sapere su cosa noi vogliamo lavorare e quale è il nome del ruolo alla quale vogliamo applicare, diventa assolutamente rilevante e fondamentale.

3. Capisci quali sono le tue skills e le tue competenze riferite al ruolo e crea il tuo cavallo di battaglia

4. Capisci come dovrai poi applicare le tue competenze nelle day-to-day tasks

5. Una volta individuato il nome del ruolo e esserti definito tu in confronto al ruolo, devi cercare gli studi nella quale applicare. dobbiamo studiare lo studio alla quale vogliamo proporci. Perché questo? Allora non tutti gli studi sono uguali ed è chiaro che la strategia per entrare in uno studio può essere ben diversa dalla strategia di successo per un altro studio.

Secondo me vi è già una grande differenza tra uno studio piccolo magari a conduzione familiare familiare o giù di lì, che si occupa di progetti piccoli come magari estensioni di case di residenze singole e invece uno studio grande avviato che probabilmente lavora sempre nelle residenze ma lavora su blocchi interi come le torri che posso ospitare x centinaia di unità immobiliari


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