FAVOLE DI ANIMALI

Il piccolo corvo disse : - Mamma, cantami una canzone per farmi dormire -. La povera signora Cornacchia aveva una voce troppo brutta per cantare, ma le dispiaceva che il figlio lo sapesse. Allora disse : - Va bene, vuoi la canzone della mora matura? - - Si, quella ! - disse il piccolo corvo. - Aspetta ! - disse la cornacchia - forse è più bella quella della volpe che ruba il formaggio? - - Si, quella ! - disse il piccolo corvo. - E se invece ti cantassi quella della nuvola nera ? - - Si, quella ! - disse il piccolo corvo. - Quella della nuvola nera che andava per il mondo a portare la pioggia ? Quella nuvola nera che andava per il mondo d...

La lepre un giorno si vantava con gli altri animali : - Nessuno può battermi in velocità diceva. Sfido chiunque a gareggiare con me. - La tartaruga, con la sua solita calma, disse : - Accetto la sfida - . La lepre esclamò : - Questa è buona ! - e scoppiò a ridere. - Non vantarti prima di aver vinto - replicò la tartaruga. - Vuoi fare questa gara ? - Così fu stabilito il percorso e dato il via. La lepre partì come un fulmine, poi per dimostrare il suo disprezzo per la tartaruga, si fermò a fare un sonnellino. La tartaruga, intanto, camminava con fatica ma riuscì ad arrivare molto vicina al traguardo. La lepre si svegliò e si mise a correre...

Un corvo assai vanitoso e colmo di inutile superbia, si orno` con le penne cadute ad una splendido pavone. Disprezzando la sua vera natura, così buffamente travestito si unì agli altri eleganti pavoni. Questi si accorsero ben presto dell' inganno : gli strapparono le penne e lo cacon un cciarono a beccate. Conciato per le feste, il corvo torno` dispiaciuto dai suoi simili che lo respinsero rimproverandolo : - Se ti fossi accontentato di ciò che sei e di ciò che la natura ti ha dato, non avresti subito la punizione dei pavoni né il nostro rimprovero ! -.

Era una splendida mattina di primavera. Un corvo affamato volò verso la casa dei contadini e rubò un bel pezzo di formaggio dal davanzale della finestra. Decise di andarlo a mangiare su un albero lontano dalla fattoria. Una volpe, ingolosita dal formaggio , decise di sottrarlo al corvo con l' astuzia e disse al corvo : - Sono splendide le tue piume, il tuo becco è così proporzionato ..., se non fosse che ti manca la voce potresti essere il re degli uccelli ! - Il corvo, lusingato, volle dimostrare che aveva una voce potente, e si mise a gracchiare facendo così cadere il formaggio ; la volpe lo afferrò al volo, e andandosene molto sodd...

Il rinoceronte, poveretto, era molto miope. - Vedo troppo confusamente - sospirava stando immobile nel fiume - mi piacerebbe tanto sapere come appaiono le cose veramente ! Proprio in quel momento sentì qualcuno che si lamentava, era la lepre che diceva : - Se potessi raggiungere l' altra riva per rosicchiare l' erba tenera che vedo lì ! - - Povero me - disse il rinoceronte - non riesco ad immaginare che qualcuno possa vedere l' erba sulla riva opposta ! - Si avvicinò alla lepre e le disse: - Io ti trasportero` all' altra riva a patto che tu mi descriva tutto ciò che vedi -. La lepre fu d' accordo, così il rinoceronte l...

Dopo aver bevuto alla fonte, un cervo si fermò a contemplare la propria immagine riflessa nell'acqua. Si compiaceva molto delle sue maestose corna e criticava le sue esili zampe, ma ad un tratto udì le urla dei cacciatori. Allora scappò nei campi riuscendo a sfuggire ai cani che lo inseguivano, quando si trovò nel bosco le sue imponenti corna si impigliarono nei rami impedendogli la fuga, così fu catturato e imprigionato. Si narra che il cervo allo stremo delle sue forse abbia detto : - Povero me ! Ora capisco l' utilità delle zampe che disprezzavo e quanto sono dannose le corna che lodavo !! -

Un cane molto goloso di uova, vide, mentre passeggiava, un gran mucchio di conchiglie bianche in un cesto. - Mi farò proprio una bella scorpacciata oggi ! - pensò il cane scambiando le conchiglie per uova. Arrivato vicino alla cesta spalanco` la bocca e ingoio` la conchiglia più grande tutta intera. Subito dopo sentì un gran mal di stomaco, un dolore molto forte. - Mi sta bene, - ululo` il cane rendendosi conto del proprio errore. - Come ho potuto pensare che tutto ciò che ha un guscio sia un uovo ?

Un cane, mentendo, pretendeva da una povera pecora un pane che le aveva dato. Il lupo, chiamato a testimoniare dal giudice, disse addirittura che quella pecora doveva non uno, ma dieci pani al cane bugiardo. Così la pecora non fu creduta dal giudice e condannata per falsa testimonianza dovette dare quello che non doveva. Dopo pochi giorni, la pecora che passeggiava per la campagna vide il lupo morto sopra un cespuglio e allora pensò : - Questa è la ricompensa data dagli dei per la tua azione falsa. Forse quel lupo non sapeva che le cattive azioni si pagano sempre.

In un caldo giorno d' estate, un leone e un cinghiale andarono a bere allo stesso stagno. Subito presero a litigare su chi dovesse bere per primo e finirono con lo sfidarsi a duello. La lotta divenne feroce e ciascuno dei due riceveva morsi e zampate dall ' altro. Esausti per la fatica, decisero infine di riprendere fiato. Mentre si riposavano il leone e il cinghiale videro che gli avvoltoi li osservavano, scommettevano su chi avrebbero mangiato per primo. A questo punto i duellanti decisero di porre fine alla loro battaglia : - È meglio restare amici, - si dissero - piuttosto che diventare deliziosi spuntini per avvoltoi !

Due muli trasportavano faticosamente pesanti carichi. Il primo, tutto impettito, scuoteva col collo la luccicante sonagliera vantandosi di avere in soma ceste piene di denari ; l' altro, più modesto, lo seguiva placido recando sul dorso umili ceste d' orzo. All' improvviso alcuni briganti, per appropriarsi del carico di denari, aggredirono il mulo più vanitoso ferendolo. Mentre il mulo aggredito piangeva la sua sorte, l' altro mulo gli disse : - Per me essere stato ignorato è un vantaggio, nulla ho perso e non sono stato ferito, ora hai imparato che le ricchezze sono esposte ad ogni pericolo.