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Prima dell attacco: l analisi della vittima

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Published in 
guide hacker
 · 26 Mar 2019

PRIMA DELL'ATTACCO: L'ANALISI DELLA VITTIMA

Prima di iniziare ci tengo a sottolineare che non sono affatto un hacker (x il momento almeno...:))
e che questo è il primo testo che scrivo..Quindi non è stato scritto x persone esperte ma per newbies come me ke voglione imparare le basi dell'hacking!

N.B. gran parte delle informazioni di questo articolo sono tratte dal libro Hacker! Tecniche di protezione dei sistemi.


Bene dopo questa breve introduzione iniziamo..

Una delle cose più importanti da fare prima di hackerare un sistema è cercare di raccogliere più informazioni possibili. Questa fase è spesso sottovaluta dai principianti che il più delle volte si limitano a fare un semplice portscanning e poi a cercare un exploit che sfrutti un bug nei programmi che girano nella macchina.
Quando però i sistemi da hackerare sono più complessi e più sicuri, un semplice portscanning non basta, ma bisogna scoprire tutte le info possibili sul target.


Passo 1. Il sito web


Il punto di partenza per la raccolta di informazioni è naturalmente (quando presente!) il sito internet dell'obbiettivo (per esempio un azienda). Prima di tutto controllate l'estensione della pagine web. Se è .asp quasi sicuramente si tratta di un sistema WinNT, se invece sono presenti pagine php o script cgi si tratta di un sistema *nix. Controllate anche il codice sorgente delle pagine alla ricerca di eventuali commenti inseriti dai webmaster. A volte contengo informazioni sull'O.S. e sul web server che gira sul server vittima.


Passo 2. Indagine sul dominio


Dopo aver setacciato il sito web della vittima, bisogna cercare di recuperare più informazioni possibili sul dominio di questa. Per far questo bisogna interrogare i database InterNIC gestito da Network Solutions (www.networksolutions.com) e ARIN (www.arin.net).
Questi due database contengo informazioni su tutti i domini internazionali (.com .net .org .edu) registrati. Per interrogare questi database esistono diversi metodi, i più importanti sono: attraverso l'interfaccia web o usando dei software specifici.
Se si sceglie il primo metodo basta andare sul loro sito, se invece si vuole usare un software specifico io consiglio Ws Ping PRoPack che si può trovare su www.ipswitch.com
Le informazioni più importanti che fornisco questi database sono: i dati del registrante (nome e cognome) e gli indirizzi del DNS usato dalla macchina. Ricordate che questi due database contengo informazioni solo sui domini internazionali, x gli altri indirizzi nazionali, dovete andare sul sito web delle aziende che gestisco le registrazioni.


Passo 3. Traceroute


Quando avrete scoperto più informazioni possibili sul dominio della vittima occorre fare un analisi accurata del percorso che i pacchetti fanno per raggiungere il server della vittima. Per questo scopo esistono diversi programmi, per windows è disponibile già un'utility tracert (per avviarlo scrivete tracert hostvittima.com su esegui), se invece utilizzate linux è presente anche qui un utility simile che potete avviare scrivendo traceroute hostvittima.com da una shell). Il risultato sarà una cosa del tipo:

 
1 109 ms 102 ms 100 ms Fe0-0-0.NAS-RM-1.tiscali.it [195.130.232.51]
2 106 ms 109 ms 97 ms Fe0-0.GW206-RM.tiscali.it [195.130.232.49]
3 112 ms 110 ms 115 ms Ser3-1-0.GWS505-RM.tiscali.it
[195.130.235.141]

4 117 ms 107 ms 108 ms Ge3-0.GWGSR-MI.tiscali.it [195.130.254.82]
5 108 ms 110 ms 143 ms infostrada-mix.mix-it.net [217.29.66.9]
6 110 ms 112 ms 116 ms 192.94.212.189
7 114 ms 106 ms 108 ms 192.94.212.125
8 155 ms 119 ms 125 ms 192.94.212.146
9 121 ms 119 ms 118 ms 151.5.206.74
10 127 ms 123 ms 119 ms 151.5.148.82
11 150 ms 147 ms 149 ms 151.5.149.2
12 156 ms 150 ms 148 ms gw15.dada.it [195.110.97.48]
13 163 ms 160 ms 157 ms vittima.it [195.110.99.208]

Rilevazione completata.

Ogni singolo host (in tutto sono 13) rappresenta un Hop cioè un salto che il pacchetto deve fare prima di arrivare all'ultimo host il 13. Dove possibile tracerout risolve anche il nome dell'host.
A volte può capitare che un HOP non venga indicato, cioè succede probabilmente perchè dall'altra parte c'è un firewall che blocca i pacchetti UDP che usa traceroute. Per risolvere questo inconveniente si può, solo sotto linux, utilizzare l'opzione -S -p53, in questo modo si indica a traceroute di utilizzare la porta 53 (quella dei DNS) per sondare gli HOP.


Passo 4. Scansione delle porte


A questo punto dopo aver raccolto ulteriori informazioni con traceroute, passiamo ad una delle tecniche più importanti per ottenere informazioni sul computer della vittima: il port scanning.
Il port scanning consiste nella connessione alle porte TCP e UDP presenti nel sistema scelto come obbiettivo per stabilire quali servizi girano. Per fare il port scanning esistono 2 metodi principali:

  1. connettersi manualmente a ogni porta per sapere se è attiva (lungo e noioso, sconsigliato)

  2. usare un software apposito detto port scanner (consigliato) In giro per la rete sono presenti centinaia di port scanner quindi non avrete problemi a trovarne uno. Io consglio di usare il 7th Sphere Portscan per windows e NMAP per linux.

I port scanner lavorano utilizzando diverse tecniche di scansione:

  1. TCP CONNECT SCAN : ovvero il port scanner si collega alla porta dell'obbiettivo con una connessione a tre fasi. E' facilmente intercettabile.

  2. TCP SYN SCAN: ovvero il port scanner non esegue una connessione completa con l'obbiettivo. Più difficile da rilevare della precedente.

  3. TCP FIN SCAN: ovvero il port scanner invia un pacchetto FIN sulla porta. Funziona solo sui sistemi UNIX

La più diffusa è la prima tecnica, mentre la secondo è più raffinata e discreta.
Il risultato di una scansione delle porte è in genere di questo tipo.

 
PORTSCAN READY
SCANNING HOST:vittima.it
SCAN BEGUN ON PORT:1 SCAN HALTED ON PORT:354
21 :CONNECT 220 FTP server (SunOS 5.8) ready.
22 :CONNECT SSH-1.99-OpenSSH_2.3.0p1
25 :CONNECT 220 ESMTP Postfix
80 :CONNECT
111 :CONNECT

Come si vede dalla scansione sul sistema vittima è montato un sistema UNIX (SunOS 5.8) e alcuni servizi. Avrete quindi capito che una delle informazioni più importanti che può fornire un port scanning è il sistema operativo (N.B. non sempre si è così fortunati ;-)


CONCLUSIONI


Dopo questo breve articolo spero che avrete capito l'importanza di una buona analisi della vittima prima di passare all'hacking vero e proprio.
Spero di essere stato chiaro, sono cmq ha disposizione per ulteriori chiarimenti: trip2001@hotmail.com

ciao a tutti alla prox.
TriPPing

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