Il pappagallo
Foto esposta al Museo MAN di Nuoro qualche anno fa. La prima esposizione fuori da una Galleria. La mia prima esposizione dentro un Museo.
Pensavo di doverla ristampare per poterla riammirare. Ma ogni volta rimandavo la mia sessione al buio a luci rosse perché la stampa in camera oscura dipende da così tanti fattori tra temperatura chimici, concentrazioni chimici nella soluzione, esaurimento delle proprietà chimiche e quant'altro, che ogni stampa diventa unica e irripetibile. Stampare in camera oscura è anche una questione di testa e di cuore. Non esiste giusto o sbagliato. Non esiste o bianco o nero.
Terrorizzata dall'idea della delusione di fallire nel raggiungimento di un risultato simile o superiore, ho rimandato questo atto per due anni... e aggiungiamo, qualcosina in più.
Ma quest'anno a Natale Maestra Lu mi ha fatto il regalo più bello. E me la pose tra le mani, incollata a tutto il contesto di esposizione della mostra. Che felicità! Che incredulità!
Un risultato sicuramente non raggiungibile perché oltre il concetto di stampa.
Ricordi è la prima parola che mi viene in mente.
Così.....
Questa volta non sono riuscita a portarti con me. Ma la prossima volta sarò preparata e allora non ci saranno scuse. Diventerai Materia e non più una delle tante foto caricate su instagram. Cosi come la materia nera sale per lasciar spazio al pappagallo immaginario per poi riconcretizzarsi nel becco, così la tua storia continuerà ad evolversi con upgrade
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